ROMA. Soldi per chiudere una voragine di gestioni condotte fra il criminale, l’incompetente e l’irresponsabile. Il tutto, naturalmente all’ italiana, cioè senza responsabili, anzi con i soliti noti che si sono avvicendati alla “guida” della compagnia di bandiera tricolore premiati con nuovi incarica dai compensi faraonici. Ebbene, archiviate collusioni politiche con questi capitani di sventura e imprendito da avanspettacolo, sembra proprio che la “favola bella” e la puppa in Alitalia siano arrivati i titoli di coda. Una voragine insostenibile di passivo, nonostante l’ultima iniezione di denaro pubblico nella manovra economica del governo giallorosso e i buoni propositi la luce in fondo al tunnel si è rivelata un treno in arrivo.
E sulla bilancia ci sono i tanti lavoratori della compagnia. Gli unici che pagheranno mentre i responsabili sono a trastullarsi con conti correnti gonfi di euro alla faccia dei sacrifici e dei tagli che verranno imposti. Il tutto rigorosamente “Made in Italy”. Infatti Lufthansa è pronta a considerare un “importante investimento” nella nuova Alitalia ristrutturata, ma questo investimento è subordinato a delle “precondizioni”. Lo indica la compagnia tedesca nella lettera inviata a Fs e al Mise, secondo quanto riferiscono fonti che l’hanno visionata. Lufthansa chiede tra l’altro: una riduzione significativa del costo degli aerei e degli equipaggi, un dimensionamento della flotta e del network, un aumento della produttività e un accordo preventivo di riduzione dei costi con i sindacati prima di firmare qualsiasi impegno. La lettera, firmata dal direttore commerciale di Lufthansa, Harry Hohmeister, indica altre due precondizioni: implementazione di una struttura di governance e l’iniezione di capitale nella nuova azienda senza il pagamento di obbligazioni supplementari. Nella missiva si spiega che Lufthansa e Atlantia insieme diventeranno “soci di maggioranza”. La compagnia tedesca indica quindi un target di Ebit margin dell’8% nei prossimi due anni, oltre al raggiungimento del break even. La società guidata da Carsten Spohr indica la strada della “partnership commerciale” per garantire un futuro di successo alla Nuova Alitalia e cita quanto fatto con Austrian Airlines e Swiss. In aggiunta alle discussioni fatte sulla partnership commerciale, è scritto nella lettera, Lufthansa prevede per il futuro un “potenziale investimento” in Alitalia, considerando “un importante investimento”, vincolandolo a specifiche precondizioni. Queste le condizioni. E pare che per Alitalia non siano molte le chance, sarebbe un “arrendersi o perire” un salvare il salvabile finchè c’è tempo e Lufthansa & soci di pazienza non ne hanno più molta.
Giuseppe Muri