Sul fronte economico arrivano conferme poco positive per il sistema Italia. Dopo le pessimistiche previsioni annunciate da Banca d’Italia nello scorso fine settimana, oggi arrivano dati poco incoraggianti dal Fondo Monetario Internazionale, che taglia allo 0,6% la previsione di crescita per l’Italia nel 2019: ad ottobre la previsione era stata dell’1%. Ampliando lo sguardo al 2020 invece la previsione allo 0,9% per il momento resta confermata. Questo è quanto emerge dal World Economic Outlook, a margine del Forum economico mondiale che si sta per aprire a Davos. Oltre ai numeri è preoccupante quanto si legge nel documento ufficiale che li accompagna.
“L’Italia è individuata con la Germania come uno dei fattori la cui frenata, a fine 2018, ha fatto rivedere in peggio le stime di crescita per l’Eurozona ed ha comportato un calo dell’euro del 2% fra ottobre e gennaio”. Poi il Fondo Monetario Internazionale esprime preoccupazione per i riflessi della scarsa crescita nel nostro Paese ”La situazione finanziaria dell’Italia, assieme a Brexit, è al primo punto fra i principali fattori di rischio globali “. In conclusione il direttore della Ricerca del Fmi Gita Gopinath ha affermato “in Italia persiste una minaccia: il costoso intreccio fra rischi sovrani e rischi finanziari”. Insomma non certo un’affermazione distensiva e rasserenante a poche ore dall’inizio del Forum economico mondiale di Davos.