ROMA. Fra le novità contenute dal Decreto Legge sul clima ce n’è una che riguarda i motocicli. Cambia la norma sulla rottamazione; oltre alle auto entrano anche le moto. Le risorse – in un Fondo ad hoc, ‘Programma sperimentale buono mobilità’ – arrivano a un totale di 255 milioni. Il ‘buono mobilità’ è destinato ai cittadini residenti nei Comuni sotto procedura d’infrazione Ue per smog che, entro il 31 dicembre 2021, cambiano auto (fino ai modelli Euro3) o motocicli (fino alla classe Euro2 e Euro3 a due tempi); vale 1.500 euro per i primi e 500 euro per i secondi.
Il DL trova anche una soluzione al problema di tutti quei ciclomotori più vecchi e inquinanti, immatricolati prima del 2006, che avevano il vecchio targhino e che sono successivamente stati obbligatoriamente ritargati. Questi ciclomotori, che sono circa un milione, attualmente non sono riconosciuti dal sistema informatico attraverso il quale i concessionari accedono ai fondi pubblici per ottenere l’erogazione dell’incentivo, perché sprovvisti della classe inquinante di riferimento. La nuova norma del dl Crescita prevede invece esplicitamente che possano essere rottamati i veicoli oggetto di ritargatura obbligatoria, andando a sanare un problema che finora non aveva permesso di ottenere l’incentivo per chi possedeva un motorino molto vecchio.