• 29 Novembre 2024
  • SPORT

Non basta il cuore Toro per superare il Wolverhampton

WOLVERHAMPTON. Non basta il cuore Toro per conquistare un posto nei gironi di Europa League. Al Molinex Stadium ai “lupi”bastano di fatto due affondi per segnare altrettante reti e mettere la parola fine all’avventura granata nella manifestazione internazionale. Finisce 2 a 1 per gli inglesi e sicuramente i giocatori granata possono recriminare, soprattutto nel finale, per almeno un paio di occasioni nitide da gol, sciupate prima da Belotti e poi da Meitè.

Parte bene il Torino, con l’atteggiamento giusto, pressando alto e creando presupposti per andare alla conclusione, ma a passare in vantaggio sono i Wolves, con il solito Raul Jimenez: Traoré sfonda sulla destra, palla in mezzo e zampata vincente del messicano, al sesto gol in sei partite di qualificazione europee. 

Il Toro trova il pareggio il Toro nella ripresa, con Belotti; ma un minuto dopo è Dendoncker a spegnere definitivamente le speranze alla squadra di Mazzarri. Nel finale spazio anche per Patrick Cutrone, osannato dal pubblico, che ha l’occasione per trovare il gol ma si fa chiudere dalla difesa granata. Al minuto 87 Meité ha l’occasione ghiottissima di siglare il 2-2 e riaccendere le ultime possibilità, ma il suo destro a giro, a tu per tu con Rui Patricio, va fuori di un niente.

WOLVERHAMPTON-TORINO 2-1

WOLVERHAMPTON (3-5-2): Patricio; Vallejo, Coady, Boly; Traore, Dendoncker, Saiss, Moutinho (90′ Neves), Jonny; Jimenez (90+2′ Neto), Diogo Jota (82′ Cutrone). All. Espirito Santo

TORINO (3-5-2): Sirigu, Izzo, Bremer, Bonifazi; De Silvestri, Baselli, Rincon (72′ Meite), Lukic, Aina (70′ Berenguer); Zaza (82′ Millico), Belotti. All. Mazzarri

Reti: 30′ Jimenez, 58′ Belotti, 59′ Dendoncker

Ammoniti: Baselli (T), Jonny (W), Jota (W), Bremer (T)

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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