• 24 Dicembre 2024
  • SALUTE

Malattia rara curata a Torino raccontata in “Diagnosis” su Netflix

TORINO. All’ospedale Regina Margherita di Torino è stata curata un’ infermiera 22enne di Las Vegas con inspiegabili crisi muscolari. La malattia unica e mai diagnosticata ha fatto il giro di molti ospedali americani, in precedenza, senza avere mai una diagnosi. Questo caso raro andrà in onda nella prima puntata della nuova serie tv americana su Netflix ” Diagnosis”. Dal 16 agosto prossimo con il New York Times l’esempio di eccellenza della sanità italiana varcherà quindi i confini per giungere oltre oceano. E, mentre il trailer della trasmissione è stato pubblicato sul sito del New York Times, Marta Busso, attualmente medico specializzando in pediatria presso Uniklinik Freiburg – ma che ha studiato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino come si legge sulla sua pagina Facebook -, si è fatta conoscere per il caso. L’anno scorso, alle prese con la tesi con Marco Spada, direttore di Pediatria e del Centro regionale per le malattie metaboliche ereditarie presso il Regina Margherita di Torino, decide d’inviare al New York Times un’ipotesi di diagnosi.

Di seguito il tralier della serie “Diagnosis” in onda su Netflix.

Angel, la ragazza americana affetta da una rarissima condizione genetica che determina un difetto dell’ossidazione degli acidi grassi nei muscoli, è stata ricoverata a Torino grazie alla diagnosi di Marta Busso, apprezzata dalla Scuola di Medicina della Yale University. In questo modo la corretta terapia dietetica e farmacologica ha diminuito drasticamente la sofferenza muscolare. Tutto ciò sarà raccontato su Netflix, tra i sette episodi, basati sulla storica rubrica del quotidiano della dottoressa Lisa Sanders, già ispiratrice del celebre “Dr.House”, dedicata ai misteri della medicina. Riguardo ad Angel, la giovane presentava crisi muscolari inspiegabili da nove anni. Ogni quattro o sei mesi si acutizzava il problema, causandole difficoltà di deambulazione, profonda astenia, ed elevate concentrazioni ematiche di cretina-chinasi, proteina che può causare un’insufficienza renale acuta, mettendola a rischio di vita.

 

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