• 18 Dicembre 2024
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Beatles, 50 anni fa la foto divenuta tra le più iconiche della storia della musica

LONDRA. E’ possibile che un attraversamento pedonale in una strada non principale di Londra diventi un’icona culturale, un monumento pop, un luogo di culto? Se di mezzo ci sono i Beatles, tutto è possibile. O, almeno lo era, nei magici Anni Sessanta. Così è stato per l’attraversamento zebrato di Abbey Road, nella zona di St. John’s Woods, a pochi metri dagli studi di registrazione della Emi, dove mezzo secolo fa è stata scattata la foto per la copertina del disco Abbey Road. Era l’8 agosto dell’anno magico 1969, quello di Woodstock, tanto per intenderci. John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison stavano registrando l’album, che, uscito poi il 26 settembre di quell’anno, sarebbe stato l’ultimo della band.

John Lennon apriva la fila, in completo bianco e scarpe da ginnastica, poi Ringo, elegantissimo in abito scuro, quindi Paul, in blu e camicia bianca a piedi scalzi, infine George, in jeans. I piedi scalzi di McCartney alimentarono la leggenda sulla sua morte (sulla base di alcune religioni orientali che seppelliscono i defunti senza scarpe) e della sua sostituzione con un sosia, e la fila indiana dei quattro fu interpretata come un corteo funebre.

Da decenni, quel luogo è diventato leggenda e viene frequentato da legioni di turisti da tutto il mondo, che vogliono fotografarsi nella stessa posa della band di Liverpool, costantemente scrutato da una webcam alla quale ci si può collegare per vederlo in diretta, diventato soggetto di centinaia di opere d’arte, di altre copertine di dischi e libri, citato in film e racconti.

Per l’occasione, la strada venne bloccata per dieci minuti e il fotografo, Iain Macmillan, scattò solo sei volte, arrampicato su una scala posizionata al centro della carreggiata. Fu lo stesso McCartney a scegliere tra le sei. Tra le altre curiosità legate allo scatto, quella del maggiolino sullo sfondo: fu identificato dai fan e la targa rubata molte volte. Alla fine, i proprietari decisero di metterlo all’asta. In lontananza, si vede anche un uomo: è Paul Cole, un turista americano finito per caso nell’inquadratura.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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