Oggi in Senato è atteso il voto sul decreto sicurezza bis e per il leader della Lega, Matteo Salvini, sarà l’occasione giusta per fare la conta degli alleati sui quali contare e sui quali no. Un’altra occasione per capire se l’attuale esecutivo sia destinato a proseguire il proprio cammino politico o sia destinato alla disgregazione sarà domani, in occasione della mozione contro la Tav presentata dal Movimento 5 Stelle.
Il ministro dell’Interno, a margine dell’inaugurazione del nuovo hub ferroviario di Rogoredo a Milano, ha affermato che la Tav è “un’infrastruttura fondamentale“, e un eventuale voto contrario del Parlamento “sarebbe una sfiducia al premier, che ha riconosciuto che costa meno finirla che fermarla“. Inoltre ha evidenziato come la sfiducia su un tema così importante “Sarebbe uno schiaffo agli italiani che vogliono treni, porti e aeroporti. Vediamo i voti in parlamento“.
“Il Governo non cadrà – lo afferma il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, anch’egli presente all’evento di FS, che aggiunge – perché la mozione impegna il Parlamento e non il Governo e questo significa che non ci saranno problemi dal punto di vista della tenuta del Governo.” Toninelli continua fermamente ha schierarsi contro l’opera, che definisce assolutamente “inutile” oltre che “un danno ambientale e un regalo alla Francia“.
“Salvini minacci chi vuole. – sottolinea il ministro Toninelli – deve capire che non sta governando con Berlusconi, ma con una forza politica con la schiena dritta che sa che sta operando per il bene del Paese“. Per il ministro pentastellato M5S sino ad oggi ha sbloccato opere ferme da anni, ci sono temi più importanti della Tav a cui dire sì come l’acqua pubblica e la riforma della giustizia.
Carlo Saccomando