E’ in corso a Palazzo Chigi l’incontro tra i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. In mattinata il ministro dell’Interno è tornato sulle dichiarazioni di Giuseppe Conte in merito ai presunti fondi russi: “Mi interessano meno di zero“, ha detto commentando su Radio anch’io le parole del premier. “Mi alzo ogni mattina per andare al Viminale per lavorare. Io finché posso far le cose sto al governo, se dovessi accorgermi che sto al governo per non fare le cose…“.
Salvini ha sminuito l’indagine sul cosiddetto ‘Russiagate‘ italiano definendolo come un caso di “fantasy di spionaggio in Russia” e “una storia dell’estate“. Ha voluto specificare ufficialmente che è in corso un’inchiesta, augurando a chi si dovrà occupare della vicenda una “buona caccia al tesoro che non c’è“.
“Ci pagano per far lavorare le persone, per sistemare strade e autostrade“, ha sottolineato Salvini, aggiungendo che “ieri Conte al Senato ha detto quello che dico io da settimane. Non ho mai preso un rublo, vado all’estero per far politica non per far accordi commerciali. Incontrare ministri è il mio lavoro, per l’interesse nazionale italiano“.
Luigi Di Maio intanto ha invitato a stoppare le polemiche: “Non litigare e non alimentare litigi. Mettiamoci tutti al lavoro per il Paese“. “Se noi avessimo il sospetto che la Lega avesse preso anche un solo euro di quell’affare russo non staremmo al governo insieme. Io credo che non ci sia bisogno di alimentare i litigi all’interno del governo, questo è il momento di lavorare per ottenere altri obiettivi“.
Alla cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare è intervenuto il capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha invitato tutti a costruire un clima collaborativo: “Due mesi fa si è conclusa una lunghissima campagna elettorale che ha prodotto divergenze tra le forze politiche e all’interno della maggioranza. Va costantemente tenuto presente che le istituzioni di governo della nostra repubblica hanno bisogno di un clima che, lungi dalla conflittualità, sia di fattiva collaborazione“.
Inoltre il Presidente della Repubblica ha ribadito l’importanza della libertà di stampa e del lavoro dei media: “La libertà d’informazione deve essere difesa. Sono anzitutto i cittadini a esserne protagonisti. I giornalisti che a motivo della professionalità e deontologia devono agire con indipendenza e con rigore nella missione di servire i governati e non i governanti”. – Il capo dello stato ricorda anche che – “Gli editori che hanno l’impegnativo compito di far quadrare i conti, hanno titolo a ricevere concreta attenzione da parte delle istituzioni.“
Carlo Saccomando