Il premier Giuseppe Conte ha dato la propria disponibilità a riferire in Aula al Senato nel pomeriggio del 24 luglio sul caso Russia-Lega. La decisione è stata comunicata a seguito della conferenza dei capigruppo, del cui esito hanno riferito il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci e del gruppo misto Loredana De Petris.
“Conte ha dato la propria disponibilità a venire in aula mercoledì 24 luglio dalle 16.30 alle 17.30. Non sappiamo ancora se sarà un’informativa a o una comunicazione del governo. A noi fa piacere che gli italiani ora possano capire esattamente cosa sta succedendo e cosa è successo.” Queste le parole del capogruppo Pd Martucci dopo la decisione del presidente del Consiglio.
Mentre la presidente del gruppo Misto De Petris ha ringraziato il premier per la disponibilità ed ha aggiunto che: “questa scelta rimarca ancora di più il fatto che il ministro dell’Interno, che è il diretto interessato, non sarà in aula venendo meno a un suo dovere istituzionale.”
Intanto alla Camera è scontro in commissione tra Pd e Lega: i primi all’opposizione tentano di bloccare i lavori sul decreto Sicurezza bis, affinché Salvini riferisca sul caso Russia.
Incalzato dai giornalisti in merito ad un possibile coinvolgimento della Lega sul caso dei presunti fondi russi, il leader del carroccio ha prontamente replicato: “Fondi russi alla Lega? Non sono coinvolto. Non c’è nulla su cui possa essere coinvolto, mi occupo di vita reale, di problemi veri cercando di risolverne un po‘.” Inoltre in vicepremier su un possibile chiarimento durante il question time ha affermato: “Ci vado due volte alla settimana per il question time. Quello che mi chiedono io rispondo. Rispondo a ogni cosa sullo scibile umano, sulle questioni più varie e eventuali. Rispondo, partendo dal presupposto che da dieci giorni mi sembra parlino del nulla. Ma ognuno occupa il suo tempo come vuole“.
Carlo Saccomando
