Alex Kerr torna con “La bellezza del Giappone segreto” (Edt), in cui esalta il patrimonio di saggezza che questa nazione ancora possiede. Il libro di Kerr, stimato studioso di cultura giapponese, è stato scritto in origine in giapponese, pubblicato nel 1993, e per la prima volta nel Regno Unito nel 1996. Sono trascorsi quindi oltre 20 anni dalla prima edizione, ma, spiega l’autore, «Racconto molte cose che ho imparato e ascoltato, dal rito del tè all’arte della calligrafia, al teatro Kabuki», il quale vive tra il Giappone e la Thailandia. Nel moderno Giappone, i giapponesi non hanno avuto la rivoluzione culturale alla cinese, e si sono tenuti l’imperatore, lo scintoismo, il buddismo zen, e tutte le espressioni tradizionali, ricorda Kerr. «La gente – dice – prega ancora nei templi, e non c’è stata la tabula rasa degli strati più profondi della cultura». Alex Kerr è originario degli Stati Uniti: qui è nato nel 1952, arrivando in Giappone nel 1964 al seguito del padre, ufficiale di marina. La conservazione del vecchio Giappone permea la sua vita anche nelle azioni, come la ristrutturazione di antiche case di città, iniziata nel 2004, per dotarle di comfort moderni rispettando la tradizione.
