BRESCIA. Tante, troppe ragazze rumene occupano la notte i marciapiedi delle nostre città, delle zone industriali dei raccordi stradali. Una presenza capillare che ha in gran parte soppiantato, anche con minacce e aggressioni feroci le nigeriane che vi stazionavano in passato. Ogni tanto, sempre troppo poco frequentemente purtroppo, gruppi di “papponi” sfruttatori o magnaccia che dir si voglia finiscono in manette. Signori con curriculum di violenze, stupri e appunto, sfruttamenti. A Brescia un gruppo di questi “imprenditori dell’est” tutti nullafacenti con auto di grossa cilindrata è stato pizzicato a seguito di indagini e appostamenti.
“Si tratta di un gruppo che gestiva tra Romania e Italia giovani donne romene attratte nella Bergamasca con l’inganno. Dalle promesse di una vita agiata si passava alla prostituzione in strada”. Così il procuratore di Brescia Carlo Nocerino ha commentato il fermo di otto persone tutte di nazionalità romena. Sette sono state fermate in Italia,in provincia di Bergamo. All’operazione condotta dai carabinieri di Bergamo ha collaborato la Polizia romena, che ha raccolto la denuncia di una ragazza sfruttata dando il via all’indagine. Auspicabile che siano sempre più numerose le ragazze che denunciano i loro sfruttatori, troppe sono quelle accondiscendenti o complici di fruttatori senza scrupoli.