TORINO. La prossima stagione di Serie A sarà caratterizzata da una vera e propria rivoluzione in tema allenatori. Come si suol dire in questi casi è partito il “valzer delle panchine” e il conseguente “toto allenatori“, che coinvolgerà più o meno la metà delle squadre partecipanti al campionato 2019/20.
Era da molto tempo che non si vedevano così tanti cambi di allenatori ad inizio stagione, anche se va ricordato che la massima divisione italiana ha registrato il maggior numero di allenatori sostituiti durante la stagione rispetto agli altri principali campionati europei, ben dodici durante la stagione appena terminata.
Tra i tecnici che sicuramente non rischieranno di perdere la propria panchina figura in primis Carlo Ancelotti, alla guida del Napoli, reduce dal secondo posto in Serie A e che gode della massima fiducia da parte del presidente Aurelio De Laurentis, dei giocatori e di tutto l’ambiente azzurro. È notizia di oggi che il presidente dell’Atalanta Percassi ha trovato un accordo con mister Gian Piero Gasperini; per cui chi vociferava che l’allenatore fosse stato attratto dalle sirene giallorosse della Roma, è stato smentito dai fatti e da un contratto che legherà il tecnico di Grugliasco al club fino al 2022.
Fiducia confermata anche in casa granata, Walter Mazzarri dopo aver sfiorato la qualificazione in Europa League e aver realizzato eguagliato il miglior piazzamento di sempre da 27 anni a questa parte, il 7° posto della stagione 2013/14, continuerà a guidare il Torino nonostante il probabile addio del direttore sportivo Gianluca Petrachi. Confermato anche Leonardo Semplici alla guida della Spal, autore di ottimo campionato e del raggiungimento in anticipo di una brillante salvezza.
In Sardegna Rolando Maran ha siglato ad inizio maggio un contratto fino al 2022 con il Cagliari. Non si prospetta alcuna separazione tra Roberto D’Aversa e il Parma, che proseguiranno il rapporto di collaborazione anche nella prossima stagione. Massima fiducia nei confronti dei tecnici delle due squadre neopromosse in A: Brescia e Lecce, guidate rispettivamente da Eugenio Corini e Fabio Liverani.
Simone Inzaghi ha ancora un anno di contratto che lo lega alla Lazio, la società vorrebbe riconfermarlo, il piacentino sta riflettendo se proseguire o meno l’esperienza biancoceleste oppure accettare un’eventuale offerta di Juventus e Milan, che potrebbero essere interessate al tecnico.
La Fiorentina è reduce dal suo annus horribilis, Vincenzo Montella si è ritrovato a metà aprile alla guida di una squadra in crollo verticale e le voci di un possibile passaggio di proprietà potrebbero far presagire un cambio di guida tecnica, in linea con le idee del nuovo corso.
Sembra filtrare grande ottimismo nelle fila del Bologna per la riconferma di Sinisa Mihajlovic. Il presidente Joey Saputo nutre grande stima e fiducia nei confronti del serbo, il cui dubbio se rimanere o meno potrebbe dipendere da un’eventuale chiamata da parte di un grande club, con Lazio e Roma tra le papabili pretendenti.
In casa Genoa l’ex Ct della nazionale Cesare Prandelli non sembra del tutto convinto di continuare l’esperienza con i Grifoni. Enrico Preziosi aspetta una decisione, ma siamo sicuri che la pazienza del patron genoano non durerà a lungo, visto il carattere non troppo diplomatico
C’è grande incertezza intorno a Marco Giampaolo della Sampdoria e Roberto De Zerbi del Sassuolo, entrambi autori di un campionato di tutto rispetto, ma che potrebbero ambire a fare il salto di qualità se una big dovesse presentarsi alla porta.
Situazione diversa per Igor Tudor, che è riuscito ad ottenere la salvezza dell’Udinese e che vorrebbe proseguire il percorso di crescita iniziato questo aprile. Tutto dipenderà dalla famiglia Pozzo.
Saranno sopratutto le big a cambiare. Partiamo dalla Juventus, che dopo l’addio di Allegri sta aspettando di sferrare il colpo decisivo per un allenatore di alto profilo. I nomi più chiaccherati sono quelli di Sarri, Pochettino, Klopp e Guardiola, anche se gli ultimi due si sono defilati da qualsiasi eventuale interessamento o possibilità di approdo in bianconero. Come alternative di secondo piano rimangono in gioco le candidature di Simone Inzaghi e Sinisa Mihajlovic. Outsider Erik Ten Hag.
In casa Inter sembrerebbe solo una formalità la dichiarazione ufficiale dell’approdo di Antonio Conte e l’addio di Luciano Spalletti. Dall’altra parte del naviglio, in casa Milan, situazione più ingarbugliata. Dopo l’addio di Gattuso, si aspetta da decisione del CEO Ivan Gazidis per delineare il nuovo direttore tecnico, è stata fatta una proposta da direttore tecnico a Paolo Maldini che ci sta pensando, e di conseguenza con il nuovo assetto sportivo-dirigenziale sarà scelta la migliore soluzione per l’ennesima rivoluzione. La notizia del giorno è che in cima ai desideri rossoneri ci sia Simone Inzaghi.
La Roma ringrazia e saluta Claudio Ranieri, vero core de Roma, ed è alla ricerca di un nuovo tecnico. in cima al gradimento della dirigenza giallorossa spiccano i nomi di Giampaolo, Mihajlovic e De Zerbi, mentre all’estero si guardano Blanc e Benitez. Ma occhio al nome dell’ultimo momento: Gennaro Gattuso.
Carlo Saccomando