NEW YORK. Ispirata da Virginia Woolf, curata da Tilda Swinton: “Orlando”, il “libriccino” della scrittrice inglese su un poeta androgino che nell’arco di quattro secoli cambia sesso svegliandosi improvvisamente donna è una mostra fotografica aperta alla galleria Aperture a New York. Nel 50esimo anniversario di Stonewall, la rassegna di immagini selezionate dalla Swinton celebra la fluidità di genere ma non solo.
Per Tilda che ha interpretato la parte di Orlando nel film del 1992 di Sally Potter, è la prima esperienza come curatrice di una mostra. “Orlando” raccoglie una cinquantina di foto di undici artisti: nomi famosi come Mickalene Thomas, Lynn Hershman Leeson, Il progetto è accompagnato dal numero estivo della storica rivista fotografica “Aperture” nella cui preparazione la Swinton ha affiancato come “guest editor” il direttore Michael Famighetti. Tilda Swinton, dopo “Suspiria” di Luca Guadagnino, recita nel cast a cinque stelle di “I morti non muoiono mai” di Jim Jarmusch che ha aperto di Cannes
Norbert Ciuccariello