NEW YORK. Battuto all’asta per 91,1 milioni di dollari un “Coniglio” di inox creato da Jeff Koons nel 1986: un vero e proprio record di Christie’s a New York per un’opera di un artista vivente. Su modello di un giocattolo gonfiabile per bambini, l’opera è finita nelle mani del gallerista Robert Mnuchin, il padre del ministro del Tesoro statunitense Steven Mnuchin, seduto in sala accanto al collezionista Peter Brant. Il pezzo, passato dalla collezione dell’editore di Condé Nast, S.I. Newhouse, era stato stimato in partenza meno di 50 milioni. La scultura, creata in edizione limitata di tre esemplari, era l’ultima appartenuta a un privato, secondo Christie’s. Il prezzo ha superato i 90,2 milioni di dollari stabilito sempre da Christie’s da Hockney per il dipinto del 1972 “Ritratto di artista (con due figure)”, confermando lo status delle sculture metalliche di Koons come trofei per miliardari. Nel novembre 2013 il suo “Balloon Dog (Orange)” degli Anni Novanta era stato battuto all’asta per 58,4 milioni di dollari.
I temi delle opere di Koons, artista statunitense conosciuto per il suo gusto kitsch e uno stile neo-pop, considerato l’erede di Andy Warhol, s’ispirano al consumismo e alla banalità della vita americana. Obiettivo della sua arte è mostrare il superamento dell’impermeabilità tra le classi sociali, e dell’ingiustizia, rompendo la divisione tra la cultura alta del ceto abbiente, e quella bassa del medio. «L’individuo all’interno di questa società vivrà in uno stato di entropia, di riposo, e abiterà un ambiente decorato con arte oggettuale al di là di qualsiasi dialogo critico», afferma Koons, il quale, attraverso scultura, pittura, installazioni, e fotografia, ha lavorato con diversi materiali tra cui pigmenti, plastica, gonfiabili, marmo, metalli, e porcellana.
Simona Cocola
