ROMA. Il testo base con le modifiche al Codice della strada è stato approvato ufficialmente dalla commissione Trasporti della Camera nella riunione del Comitato ristretto, che ha anche confermato il termine del 3 giugno per la presentazione degli emendamenti. I lavori in commissione sono ora sospesi fino al voto delle europee e riprenderanno il 28 maggio.
Le novità? In autostrada anche con una moto o scooter con 120 di cilindrata. Ma la circolazione sarà consentita solo a soggetti maggiorenni con patente A, B o superiore o da almeno due anni con patente A1 e A2 (ovvero quelle per sedicenni e diciottenni). Via libera, inoltre, alla circolazione di pattini, monopattini e skate sugli itinerari ciclopedonali, aree pedonali e spazi riservati ai pedoni. Per la sicurezza intorno alle scuole, arriva un nuovo tipo di strada: la “strada scolastica”, su cui i comuni stabiliranno limitazioni alla circolazione almeno negli orari di entrata e uscita, abbassando il limite di velocità a 30 km/h o meno e delimitando zone a traffico limitato. Sono alcune delle misure contenute nel testo base.
Il testo è diviso in 9 articoli, che vanno dalle disposizioni in materia di tutela dei soggetti vulnerabili alle disposizioni per la sicurezza stradale, dalle norme per favorire la mobilità personale e ciclistica, fino a quelle per veicoli pesanti, macchine agricole e veicoli d’epoca. A proposito di sicurezza dei ciclisti viene introdotta la linea di arresto agli incroci, denominata “casa avanzata” (verrà realizzata almeno 3 metri davanti allo stop, tenendo i ciclisti lontani dai gas di scarico), e vengono fornite alcune indicazioni sul sorpasso di una bicicletta da parte delle auto (“assicurare una maggiore distanza laterale di sicurezza”, che fuori dai centri urbani viene quantificata in 1,5 metri). Proprio per i pedoni, invece, viene codificato che le auto dovranno dare la precedenza non più quando “hanno iniziato l’attraversamento” ma “quando si accingono ad attraversare la strada”; inoltre i pedoni hanno la precedenza quando il traffico non è regolato da vigili o semafori.
Confermato il divieto di usare smartphone, computer portatili, notebook e tablet durante la guida, pena una multa da 422 a 1.697 euro (quasi quadruplicate dalla attuale sanzione di 161 a 467 euro) e sospensione della patente da 7 giorni a due mesi. Multe che lievitano a 644-2.588 euro se si reitera la violazione nel corso di un biennio. Sono inoltre previste esenzioni dal pedaggio delle autostrade per le ambulanze, i veicoli della protezione civile e delle organizzazioni di volontariato.
Per le ambulanze, inoltre, è consentito il trasporto di un accompagnatore e viene introdotta la linea rossa per le aree di sosta. Spazi riservati alla sosta sono previsti anche per donne in gravidanza o con bambino fino a 2 anni. E’ poi consentito l’accesso libero alle ztl ai veicoli elettrici. Vengono esentati dall’uso della cintura persone che abbiano subito interventi chirurgici all’addome con certificazione del medico curante. Tra le novità, infine, la possibilità di richiedere l’invio delle multe sulla propria posta certificata, indicando l’indirizzo al momento dell’immatricolazione o delle revisioni.