La mobilità elettrica sta diventando sempre più di primaria importanza tanto che le case automobilistiche stanno sempre più concentrando i loro sforzi ad elettrificare la loro gamma di veicoli. Per incentivare gli utenti a convertirsi a questo nuovo concetto di mobilità il governo ha perfino messo a disposizione un Ecobonus fruibile da tutti coloro che hanno intenzione di acquistare una vettura elettrica nuova.
Così come le care vecchie tradizionali automobili a combustione necessitano di rifornimento, anche le “nuove” elettriche hanno bisogno di essere ricaricate, ed è proprio questo che ancora non convince del tutto colui che vorrebbe passare all’elettrico, non il fatto che anche un’auto elettrica debba essere ricaricata, ma bensì la diffusione delle colonnine adibite a dare nuova energie alle batterie del veicolo.
Non un problema da niente, visto che proprio anche sulla diffusione dei punti di ricarica si gioca il futuro e lo sviluppo di questo nuovo mercato.
In Italia, prima di tutto, dobbiamo distinguere bene le 3 tipologie di colonnine disponibili:
Oltre a questo tipo di differenziazione ne devono essere fatte anche altre non meno importanti, come ad esempio la potenza che viene erogata dalle colonnine, che di conseguenza andrà ad aumentare o diminuire il tempo di carica. La maggior parte di quelle che si trovano sono a ricarica lenta, ovvero una portata di 32 Ampere e generalmente il tempo di ricarica varia dalle 6 alle 8 ore. Uno step successivo è raggiunto dalle colonnine a 63 Ampere e 400 Volt, a carica rapida, tra i 30 ed i 60 minuti dovremmo riuscire a caricare la nostra vettura. Infine ci sono quelle a carica ultra – rapida, 200 Ampere e 400 Volt, dando il massimo della carica in circa 10 minuti.
Ogni tipologia di colonnina richiede, per essere utilizzata, un uso attento e corretto per motivi di sicurezza e di salvaguardia del nostro mezzo.
In realtà è molto semplice, anche se le colonnine non sono tutte uguali, in Italia alcune volte è richiesta la sottoscrizione ad un abbonamento dedicato che spesso offre una tariffa flat, un pò come l’adsl che abbiamo installata a casa. Altre tipologie offrono una classica tariffa a consumo,dove posso pagare con una carta di credito o avvalendomi di app dedicate.
Diciamo che il numero non è poi così male, circa 4.300, distribuite in poco più di duemila postazioni, il che ci rende il quinto paese in europa per numero, ma a livello di distribuzione per abitante ancora non ci siamo, una colonnina ogni 15 mila abitanti. Però se torniamo alla distribuzione per auto, possiamo per il momento, essere abbastanza soddisfatti, 2 auto per colonnina.
Il piano futuro per lo sviluppo della rete di ricarica è ben chiaro. Tanti sono i provider di energia che stanno lavorando in questo senso come già è successo sulla tratta Milano-Roma, una colonnina ogni 60 km, per dare maggiore sicurezza a chi viaggia e convincerlo che durante il suo percorso non rimarrà a piedi.
Gianluca Caronia