Vissuta oltre un secolo, Rita Levi-Montalcini nasce il 22 aprile del 1909 a Torino. Il carattere tenace la fa entrare alla scuola medica di Levi a 20 anni, laureandosi, e cercando di proseguire la sua carriera accademica come assistente e ricercatrice in neurobiologia e psichiatria, tra le difficoltà delle leggi razziali del 1938, e l’emigrazione in Belgio. Minuta, ma determinata anche quando fa ricerca in un improvvisato laboratorio in casa, durante la Seconda Guerra Mondiale giunge a Firenze, dove trascorre in clandestinità qualche anno, collaborando inoltre come medico volontario tra gli Alleati.
Terminato il conflitto, ritorna a Torino, lavorando insieme con Giuseppe Levi sempre in un laboratorio domestico. Il destino, però, la fa volare in America (al Dipartimento di Zoologia della Washington University, St. Louis, Missouri) , dove, grazie a incarichi prestigiosi, vive per numerosi anni. Rita Levi-Montalcini si è sempre dedicata allo studio del tessuto nervoso, tanto da ricevere il Premio Nobel per la medicina, ma, negli anni, ha anche presieduto l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, ed è stata membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, quali l’Accademia Nazionale dei Lincei, l’Accademia Pontificia, l’Accademia delle Scienze detta dei XL, la National Academy of Sciences statunitense, e la Royal Society.
Il suo impegno nel 1992 la porta a istituire con la sorella gemella Paola la Fondazione Levi-Montalcini, in memoria del padre, con l’obiettivo di formare ed educare i giovani, prevedendo borse di studio a studentesse africane a livello universitario con lo scopo di creare una classe di giovani donne leader nella vita scientifica e sociale del proprio paese: “Con l’istruzione si sconfigge l’ignoranza che è alle radici della povertà e della fame” . Nel 2001 è nominata “Senatrice a vita”, e quattro anni più tardi, nel 2005, costituisce l’Istituto Europeo di Ricerche sul Cervello. Muore nel 2012 a 103 anni a Roma, ma le sue ceneri sono sepolte nella tomba di famiglia nel campo israelitico del Cimitero monumentale di Torino.
Immagini interne tratte dalla pagina Facebook Fondazione Rita Levi-Montalcini
