GLAND. Quel maledetto giorno del dicembre di cinque anni fa il cuore di tutti i ferraristi, e non solo, si fermò…smise di battere non coprire la voce, non perderne nemmeno una sfumatura, del giornalista che dava la notizia che Schumy a causa di una banalissima caduta con gli sci era stato ricoverato in gravissime condizioni… non era possibile proprio lui il campione che mille volte aveva sfidato il destino sui circuiti di tutto il mondo, proprio lui il ragazzone con il sorriso perennemente stampato sulle labbra, quel sorriso contagioso per tutto il time Ferrari e per i tifosi del “Cavallino rampante”. Il prossimo 29 dicembre saranno trascorsi 5 anni da quell’incidente che provocò un grave trauma a Schumacher. Infatti la caduta sugli sci dicembre 2013 provocò gravi danni cerebrali al’ex pilota Ferrari, che dopo due operazioni delicate si risvegliò dal coma nel giugno del 2014. Sul suo stato di salute e sulla sua riabilitazione permane un alone di mistero anche se negli ultimi mesi ci sono stati segnali positivi in merito ad un suo recupero.
Secondo quanto riporta il Daily Mail, il campione tedesco non sarebbe più costretto a letto e avrebbe compiuto qualche piccolo miglioramento. Grande merito dell’assistenza infermieristica e fisioterapica da 50mila sterline a settimana. Schumacher, che il prossimo 3 gennaio compirà 50 anni, continua a lottare per tornare in salute.
Jean Todt, il regista di tante vittorie di Schumy, ma soprattutto legatissimo oggi è presidente della Fia, ha rivelato in un’intervista ad Auto Bild Motorsport di aver assistito in tv al Gp del Brasile di questa stagione in compagnia di Michael. Todt non è nuovo a fare visite all’ex pilota nella sua villa svizzera di Gland. I due sono amici e hanno condiviso l’epopea d’oro in Ferrari dove Il Cavallino ha conquistato ben sei titoli costruttori e cinque piloti nei primi anni duemila.
In un’intervista al settimanale tedesco Bunte l’arcivescovo e prefetto della Casa Pontificia Georg Gänswein ha raccontato del suo incontro con Schumacher. L’uomo di chiesa qualache ha descritto l’incontro avvenuto col campione nell’estate 2016. “Ero seduto di fronte a lui, gli tenevo entrambe le mani e lo guardavo. Il suo viso resta quella che tutti noi conosciamo, solo un po’ più pieno. In questo periodo natalizio, prego spesso per Michael Schumacher e la sua famiglia. Il Natale è la festa della nascita di Cristo, l’incarnazione dell’amore divino”.
Una bella notizia per la famiglia Schumacher era arrivata domenica 13 ottobre: Mick Schumacher è infatti diventato il nuovo campione europeo di Formula 3. A 19 anni Mick si è guadagnato la super licenza Fia, essenziale per passare in Formula 1, anche se nel 2019 sarà più probabile un suo approdo in Formula 2 o nella nuova F3 che si unirà alla GP3. Ha detto in un’intervista: “Mio padre è il migliore, ed è per questo che è il mio modello”.
Anche la figlia Gina ha ereditato dal padre il coraggio e la “capacità di guida”. La ragazza infatti si dedica come hobby alla gare di cavallo e ha vinto a fine gennaio in Svizzera una competizione di Reining. Il Reining (tradotto significa “lavorare di redini”) è una disciplina equestre che ha una posizione di rilievo nell’ambito dell’equitazione internazionale: nelle arene di tutto il mondo si svolgono gare di Reining e centinaia di cavalli e cavalieri, di ogni livello tecnico, hanno modo di esibirsi e dare dimostrazione della propria abilità come la brava Gina Schumacher.
In quanto alla moglie Corinne, l Daily Mail lo scorso 13 novembre ha riportato una delle sue rare dichiarazioni. Il tabloid britannico scrive che Corinne ha risposto con una lettera al musicista tedesco Sascha Herchenbach che ha raccontato di aver inviato una canzone su un CD alla signora Schumacher per donare alla famiglia del campione un po’ di speranza. In risposta la moglie di Schumi gli ha inviato una lettera inaspettata: “È bello ricevere così tanti auguri e tante altre belle parole, che rappresentano un grande sostegno per la nostra famiglia. Sappiamo tutti che Michael è un guerriero e che non si arrenderà”.
Mentre i fan e gli appassionati attendono sempre nuove notizie sul sette volte campione del mondo di Formula 1, è stato inaugurata a Colonia, in Germania, una mostra completamente dedicata a lui. In occasione dell’inaugurazione del museo era presente anche Luca di Montezemolo che ha incontrato la famiglia Schumacher.
Sulle condizioni di Schumacher c’è stato anche il parere illustre del neurologo Mark Obermann, direttore del Centro di neurologia presso la clinica Asklepios di Seesen, che ha riacceso le speranze dopo le sue dichiarazioni riportate dal sito express.co.uk. “Secondo uno studio condotto in Svezia tra il 30 e il 40 per cento dei pazienti hanno ripreso conoscenza dopo quattro anni. Molti tornano in vita, vedere i loro figli e nipoti come crescono, fanno progetti, vediamo cosa succede nella famiglia o cerchia di amici “, ha detto il professor Obermann, citando un recente studio su persone che sono state in stato vegetativo. Tutti aspettano oggi che Schumacher, ancora una volta, lasci tutti a bocca aperta compiendo uno dei suoi miracoli…che ancora una volta tagli il traguardo di una guarigione che lo riporti fra i suoi fans che non hanno mai smesso di amarlo.