ROMA. Finalmente la Ferrari sale sul gradino più alto del podio. Squillino le trombe, rullino i tamburi e suoni l’inno di Mameli. Peccato che la casa automobilistica di Maranello non abbia vinto alcun Gran Premio, visto che la rossa, nelle prime tre gare del campionato mondiale di Formula 1, non ha ancora avuto l’onore di veder sventolare per prima la bandiera a scacchi. Difatti l’ultima vittoria risale al 21 ottobre 2018, quando Kimi Räikkönen trionfò nel GP degli Stati Uniti, a Austin, in Texas.
Però la Ferrari quest’anno ha avuto il grande onore di essere incoronata dal “Reputation institute” come la miglior azienda italiana per reputazione nel 2019. Il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto ai danni della Ferrero, che viene spodestata dalla vetta, mentre al terzo posto c’è la Bmw, acerrima rivale in Formula 1, che sale clamorosamente di ben 13 posizioni rispetto al 2018.
Al quarto posto Lego, quinta Samsung, sesta Rolex, seguita da Walt Disney Company, Lavazza, Canon e Bosch. Escluse dai primi dieci, ma in grande crescita le aziende Salvatore Ferragamo, che sale dall’11° al 25° posto e Nintendo, che recupera 38 posizioni passando dalla 58esima alla 16esima piazza. Grande progressione anche per Netflix, che conferma il suo trend positivo guadagnando 24 posizioni che valgono il 18° posto in classifica.
Trend negativo invece per i colossi del del web, con Amazon che perde cinque posizioni ed esce dalla Top 10 (attualmente 14°) , Google ne perde 8 (ora 19°) e mentre Facebook staziona stabilmente sul fondo della classifica, occupando sorprendentemente la 147° posizione.