MATERA. S’intitola semplicemente “Roger” il nuovo lavoro di Emilio Solfrizzi, il popolare attore barese che porta da questa sera in teatro gli scomodi panni dell’avversario immaginario di Federer, alludendo allo sport come metafora della vita. È l’Auditorium Gervasio di Matera a ospitare alle ore 21 lo spettacolo, che rientra nel programma “Sport Tales”, il progetto di cultura sportiva della Fondazione Matera Basilicata 2019 per Matera Capitale europea della cultura 2019. Scritto e diretto da Umberto Marino con Emilio Solfrizzi, lo spettacolo si avvale di Giuseppe Filipponio alle luci, Paolo Vivaldi per le musiche, Maria Stella Taccone regista assistente, Maestro Leonardo de Carmine per la consulenza tecnica, Federica Di Benedetto per la fotografia, la Icons srl di Livornoe Anna Coluccia per il costume della Sergio Tacchini.
Questo rappresenta il secondo appuntamento teatrale, dopo “Maratona di New York”, che ha visto alla ribalta, nella prima messa in scena al femminile del rappresentatissimo dramma, Fiona May e Luisa Cattaneo. L’azione si svolge su un campo da tennis, rappresentando un’immaginaria partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, Roger. Il monologo verte su un tennista che da anni deve affrontare Federer, e probabilmente in qualche modo Dio, senza riuscirvi, evocando la partita da disputare, e che forse, si è già disputata, ma che è finita, con la sua sconfitta, «sperando che – come afferma Umberto Marino – la metafora, prima nascosta e poi svelata, che il testo contiene, trovi in questo modo la strada per arrivare al cervello e al cuore del pubblico che vorrà condividere con noi questa esperienza».