• 5 Novembre 2024
  • AMBIENTE

Il Cnr a Tunisi per la Giornata della ricerca italiana nel mondo

ROMA. Nella giornata odierna si è svolta presso l’ambasciata italiana a Tunisi, come in altre ambasciate d’Italia sparse in giro per il mondo, la seconda Giornata della ricerca italiana nel mondo, istituita dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, d’intesa con il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e con il Ministero della Salute.

Alla presenza dell’ambasciatore Lorenzo Fanara,del ministro tunisino dell’Insegnamento superiore e della ricerca scientifica Slim Khalbous, e dei ricercatori di entrambi i paesi, il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Massimo Inguscio ha voluto porre in grande evidenza il tema dei mutamenti ambientali e climatici provocati dall’uomo in questa epoca, non a caso definita da alcuni come “antropocene“.

inquinamento mare

L’ambasciatore Fanara ha ricordato che per la prima volta la Giornata della ricerca italiana nel mondo viene celebrata in Tunisia e che i due Paesi condividono un identico ecosistema, quello mediterraneo, e quindi anche una storia e un futuro che li accomunano.

Tra i numerosi segni di tale impatto, che vanno dall’uso indiscriminato dei combustibili fossili a quello dei fertilizzanti chimici, dal riscaldamento prodotto dalle emissioni di gas serra all’inquinamento provocato dalla plastica, oggi focalizziamo in particolare quello che incide sull’ambiente marino: il più grande ecosistema del pianeta, considerando che gli oceani occupano i due terzi della sua superficie”. Ha dichiarato Inguscio, che ha proseguito affermando: “Un problema, pertanto, che è più globale di qualunque altro, in particolare per il fenomeno della Plastic Marine Litter (PML), che ormai rappresenta il 75-80% della spazzatura marina solida

mare inquinamento
(Fecebook Cnr)

Durante la conferenza c’è stato modo di presentare l’impegno degli istituti del Cnr, dedicato da tempo a vari progetti di monitoraggio ambientale di nano, micro e macro plastiche, allo sviluppo di metodologie innovative per la detection ambientale, ad azioni di ricerca per verificare gli effetti sull’ecosistema marino e sull’uomo di questi inquinanti e a progetti per lo sviluppo di nuove tecnologie di cleaning smart. Tra questi si è voluto porre l’accento sul progetto CLAIM che prevede il recupero energetico dalla plastica rinvenuta in mare mediante un innovativo sistema di pirolizzazione (decomposizione termochimica di materiali organici) volto a garantire uno sviluppo sostenibile nel Mediterraneo.

Il presidente del Cnr ha infine concluso sottolineando: “l’importanza della divulgazione svolta anche grazie alla rete italiana di addetti scientifici e dei ricercatori e ricercatrici nel mondo, come strumento di educazione scientifica e azione di sensibilizzazione tesa a far comprendere la necessità di un cambiamento comportamentale e culturale. Solo in questo modo potremmo cambiare il pericoloso andamento dei processi che stanno investendo il pianeta, l’ambiente, gli oceani, la vita delle persone”.

Tags

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

Articoli correlati