RABAT. Condannato a 10 anni di reclusione per associazione terroristica e apologia di terrorismo uno dei due cittadini svizzeri arrestati per l’uccisione di due turiste scandinave a Imlil. La notizia è stata diffusa dalla RTS, la radio televisione svizzera francofona.
La tv cita come fonte l’avvocato difensore di Nicholas P., 33 anni, originario di Ginevra, ma stabilitosi a Rabat, negli anni scorsi, dopo la sua conversione all’Islam. L’uomo era stato arrestato a gennaio, poco dopo Kevin Z., l’altro ginevrino con passaporto spagnolo accusato di aver partecipato all’assassinio delle due turiste, Maren Ueland e Louisa Vesterager, sgozzate ai piedi del monte Toubkal, a 70 km da Marrakech, la notte tra il 16 e il 17 dicembre scorso.
Quella di Nicholas P. è la prima condanna di questa vicenda che ha coinvolto oltre 20 sospetti. I 4 principali accusati sono ancora in attesa di giudizio. Avevano diffuso un video in cui giuravano fedeltà all’Isis, ma secondo l’inchiesta non avrebbero mai avuto contatti diretti