POTENZA. Hanno chiuso alle ore 23 i seggi elettorali per le elezioni regionali in Basilicata. Sono stati 573.970 gli elettori chiamati oggi al voto in 681 sezioni, dalle ore 7 di domenica. Ora inizierà lo spoglio delle schede. Si è attestata al 39,73% l’affluenza ai seggi, secondo i dati comunicati sul sito del Viminale. Si tratta di un dato in netta crescita rispetto a quello della stessa ora delle precedenti consultazioni del novembre 2013 (24,4%). Si eleggono il presidente della Regione e i 20 componenti del consiglio regionale (13 in provincia di Potenza e sette in quella di Matera).
Sono quattro i candidati presidente: Carlo Trerotola, sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta da 7 liste; Vito Bardi, per la coalizione di centrodestra con 5 liste; Antonio Mattia, unica lista a sostegno, quella del Movimento 5 stelle e Valerio Tramutoli, singola lista ‘Basilicata possibile’.
Il centrodestra intravvede il trionfo anche in Basilicata: la coalizione composta da Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, malgrado le divisioni sul governo di Roma, secondo le prime indiscrezioni giunte ai partiti, si confermerebbe vincente nelle sfide amministrative, come già accaduto in Molise, Abruzzo e Sardegna. Con un dato che viaggerebbe sopra il 40%, secondo alcune stime circolate informalmente. Ma stavolta l’affermazione dell’ex generale della Guardia di Finanza Vito Bardi (è lui il candidato Presidente indicato da Forza Italia) avrebbe un carattere storico: se lo spoglio confermerà le prime indicazioni l’ex Casa delle Libertà potrebbe infatti espugnare una tradizionale roccaforte del centrosinistra mai messa in discussione.
Sempre secondo le prime stime, tra cui alcuni exit poll informali, il centrosinistra uscirebbe sconfitto con uno stacco presunto tra i 7 e i 10 punti ma terrebbe complessivamente con un dato che lo accrediterebbe decisamente sopra il 30%.
Grande incognita circa il risultato dei Cinque Stelle che il 4 marzo scorso conquistarono in Lucania la quota record del 44%, con otto deputati eletti su 13. Il calo viene registrato sempre dai dati che stanno circolando informalmente che accrediterebbero i pentastellati di un range tra il 12 e il 20%. Tuttavia, qualora ci dovesse essere il sorpasso da parte del Pd, il voto lucano potrebbe riaccendere i malumori interni al Movimento, già molto sofferente nei rapporti dentro la maggioranza gialloverde.