Come sembrano lontani i tempi, quando l’Italia era uno dei luoghi più visitati del pianeta. Eppure succedeva questa era la realtà sino alla fine del millennio precedente, quando eravamo il Bel Paese con il nostro clima temperato, il mare e le bellezze storico-architettoniche delle nostre maggiori città d’arte.
Ora i turisti cercano luoghi esotici, con infrastrutture e servizi alberghieri all’avanguardia e poco costosi. E cosi l’Italia scivola fuori dal grande circuito (e business) dei viaggiatori internazionali.
Euromonitor ha appena fornito dati impietosi relativi allo scorso anno. In cima alla graduatoria delle città più visitate c’è Hong Kong che con 27,8 milioni di visitatori si conferma al primo posto, seguita da Bangkok e Londra, che è la città europea più ambita.
L’ Italia fa registrare qualche progresso nei numeri, ma scivola sempre più indietro nella graduatoria. Roma con 9,5 milioni di turisti finisce al quindicesimo posto (perdendo tre posizioni), Milano scende al trentaduesimo, Venezia al quarantunersimo e Firenze al quarantasettesimo. Roma e Milano insieme riescono a malapena a raggiungere i visitatori di Parigi che sfiorano i 16 milioni.
Recuperare viaggatori è un’imperativo, “puntando con aspetti attrattivi e tecnologici, ma soprattutto migliorando i trasporti e le infrastrutture in genere” è il c oro degli operatori, ma occorre anche calmierare i prezzi di hotel e ristoranti.
