NAPOLI. Tre giovani italiani tra i 18 e 20 anni sono stati fermati nell’ambito delle indagini sulla violenza sessuale subita da una giovane da 24 anni nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Gli abusi sono avvenuti nel tardo pomeriggio di martedì scorso in un ascensore che conduce ai binari della linea ferroviaria che collega il capoluogo campano a diversi comuni dell’hinterland.
I tre giovani, tutti residenti i quella zona, sono stati identificati dagli agenti del commissariato di San Giorgio a Cremano anche grazie alla descrizione fornita dalla vittima, che nel frattempo è stata dimessa dalla clinica Villa Betania ed è tornata a casa. Intorno a lei e ai suoi familiari la solidarietà e l’affetto di tutta San Giorgio a Cremano, a partire dal sindaco, Giorgio Zinno, che ha detto: “Un episodio che ha scosso le coscienze della nostra città ma che ha avuto nella polizia di Stato subito coloro che hanno immediatamente agito e arrestato le persone. Un bruttissimo episodio che ci dà la necessità di chiedere alle Forze dell’ordine una maggior presenza ma l’hanno dimostrata con questi arresti”.
I tre fermati, cui sono stati sequestrati i cellulari ed è stato prelevato il dna, avevano già provato ad abusare della ragazza, una ventina di giorni fa, nello stesso luogo, ma la giovane era riuscita a divincolarsi e non aveva denunciato l’accaduto. Martedì, con il pretesto di chiederle scusa per quel fatto, l’hanno invitata con insistenza a fumare uno spinello in loro compagnia, per poi aggredirla. L’hanno violentata a turno, entrando ognuno nel vano ascensore mentre uno degli altri due teneva ferme le porte.
La stazione di San Giorgio a Cremano è già finita più volte sotto i riflettori della cronaca: appena un mese fa sono stati ripristinati i murales di Massimo Troisi e Alighiero Noschese, entrambi nati qui, vandalizzati con vernice spray nell’ottobre scorso. E nel marzo scorso a San Giorgio fu bloccata una baby gang di ben 19 ragazzi, tra i 14 e i 16 anni, che si preparava a salire su un treno armata di coltelli, mazze e tirapugni. E’ comunque lungo l’elenco degli episodi di teppismo e violenza verificatisi lungo la linea che collega Napoli con alcune decine di comuni dell’hinterland. Tre anni fa un gruppo di vandali costrinse un capotreno a fermare un convoglio, per poi scendere e bersagliarlo di pietre; pochi giorni prima una passeggera era stata ferita proprio da un lancio di sassi.