Sapete quante varietà di patate esistono attualmente in Italia? Se ne annoverano 36 e sono diffuse lungo tutta la Penisola e nelle Isole, con alcune cultivar che si rivelano particolarmente di pregio, come le patate rosse dell’Umbria o la patata turchesa dell’Abruzzo, solo per citarne alcune.
Coltivare questo ortaggio così versatile in cucina può non essere semplice, alla luce dei molteplici fattori di stress subentrati negli ultimi decenni. Oltre alle peculiarità da considerare in relazione alla varietà specifica di patata ci sono diversi altri fattori da considerare: approfondisci il tema con veri esperti del settore quali agronomi e agricoltori, in grado di offrirti i migliori consigli rispetto alla concimazione e non solo.
In questo articolo, invece, troverai delle indicazioni di ordine generale sulle strategie utili ad aumentare la resistenza della patata.
Ricapitoliamo brevemente quali sono le caratteristiche principali della patata, così da conoscerla meglio:
La patata non ama decisamente le gelate: un fattore di stress da non sottovalutare. Le temperature devono essere di minimo 10°C affinché possa avvenire la semina, la quale viene praticata di prassi nel periodo della primavera-estate, ovvero da marzo/aprile, in relazione alle condizioni climatiche dell’annata.
Un altro fattore di stress, a livello potenziale almeno, per la patata, può essere il tipo di terreno, che andrà lavorato in maniera tale da risultare soffice e ricco di nutrienti: cosa che è possibile fare attraverso pratiche di preparazione adeguata e con l’uso di concimi ad hoc.
Il pH ideale per la crescita del tubero è lievemente acido; non è dunque apprezzato un pH alcalino, che tende a procurare una produzione di qualità inferiore.
Un aspetto particolarmente importante per la coltivazione delle patate sono le rincalzature, le quali consistono nell’addossare una porzione di terra lungo la base dei tuberi cosicché possano svilupparsi “al buio” e ben protetti dalla luce del sole.
La patata non ha necessità di particolari quantità d’acqua e viene generalmente coltivata senza alcuna irrigazione, essendo in genere sufficienti le sole piogge della primavera. Ciò non vale nel momento della fioritura, quando è richiesta una maggiore quantità d’acqua: una condizione di siccità può infatti rivelarsi controproducente.
Una concimazione adeguata presenta una duplice valenza nell’agricoltura moderna: preventiva e in quanto tale volta a rafforzare la pianta, dandole modo di tutelarsi in presenza di uno o più fattori di stress; curativa, per contrastare carenze nutrizionali che subentrano in corso d’opera.
I concimi disponibili sono diversi, motivo per cui la cosa migliore è confrontarsi con degli esperti, in grado di consigliare a 360° in base alle caratteristiche del terreno e degli altri fattori contestuali.