• 21 Novembre 2024
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Liberazione data storica per il nostro Paese

La ricorrenza del 25 Aprile, più che una festa, è una data storica per il Paese in quanto coincide con la Liberazione dal nazifascismo, avvenuta pagando un tributo altissimo, con tantissimi morti, indicibili sofferenze e lasciando una scia di lacerazioni che non sono ancora superate e che anche quest’anno accompagnano questo importante momento.

Le celebrazioni del 78° anniversario della Liberazione , che ha come fulcro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono iniziate alla vigilia quando ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Dopo i saluti del Vice Presidente del Consiglio nazionale permanente delle Associazioni d’Arma e Presidente dell’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, Generale Federico Sepe, e del Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Prof. Claudio Betti, sono intervenuti il Ministro della Difesa, Guido Crosetto e il Presidente della Repubblica.

Mattarella plaude al rapido ritorno degli italiani dal Sudan

Nel corso dell’incontro al Quirinale il Presidente della Repubblica ha rivolto al Ministro della Difesa Guido Crosetto: “Apprezzamento per l’operazione efficiente, brillante e rapida che è stata compiuta in Sudan per i nostri concittadini”.

Il Presidente della Repubblica ha lodato “l’impegno e la determinazione che le associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”.

Liberazione dell’Italia

Questo concetto è il file rouge degli interventi che il Capo dello Stato italiano farà nei diversi momenti celebrativi del 25 Aprile, in mattinata con la parata e la deposizione della Corona d’alloro all’Altare della Patria e successivamente in Piemonte, esattamente a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves dove ricorderà la prima strage nazista ai danni della popolazione civile. Dettagliato programma su www.torinotopnews.it

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