A 230 giorni esatti dall’inizio del conflitto in Ucraina l’esercito russo ha attaccato nuovamente Zaporizhzhia: sarebbero almeno 15 i razzi lanciati nella notte sulla città situata nella zona meridionale del Paese. Lo ha reso noto il governatore della regione, Oleksandr Starukh.
Le forze russe avrebbero concentrato gli attacchi su alcune infrastrutture civili tra le quali un ospedale, una scuola e alcuni edifici residenziali. I raid sono stati compiuti all’indomani della vasta campagna missilistica russa che ha preso di mira la capitale e alcune delle principali città dell’Ucraina.
L’ennessimo attacco ha fatto scattare allerte aeree in tutte le regioni dell’Ucraina, nonostante i cittadini ucraini si stessero preparando a uscire di casa per riprendere le normali attività di tutti i giorni come recarsi al lavoro o a scuola. I primi segnali di potenziali pericoli sono giunti dalla regione di Vinnytsia verso le 7 ora locale (le 6 in Italia), ma gli avvisi di si sono poi uditi a Kiev circa un’ora dopo e anche nella regione di Leopoli. Dopo l’attacco missilistico condotto ieri dalla Russia, lo stato di allerta resta quindi molto elevato in tutto il Paese.
Le sirene di allarme aereo sono suonate anche a Kiev, all’indomani dei raid missilistici russi che hanno colpito la capitale e alcune delle principali città dell’Ucraina, provocando 14 morti e quasi 100 feriti. La stampa ucraina riferisce di esplosioni nella regione di Odessa e Vinnitsa. “Sono state segnalate esplosioni nella regione di Odessa, Ci sono notizie di esplosioni a Vinnitsa“, si legge nel canale Telegram di Unian. I media ucraini hanno riferito che stamane è stata dichiarata l’allerta raid aereo in tutta l’Ucraina.
Altre esplosioni sono state udite nella regione di Kiev e nelle città ucraine di Rivne (ovest) e Kryvyi Rih (sud). Secondo informazioni preliminari, le difese aeree sono state attivate nella regione di Kiev.
Il ministero degli Esteri kazako sta valutando di evacuare completamente il personale dell’ambasciata in Ucraina. Lo ha dichiarato Aibek Smadiyarov, rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri del Kazakistan, come riporta Interfax. “La questione non riguarda la chiusura dell’ambasciata ma l’evacuazione dei nostri dipendenti“, ha spiegato. “Questo problema sarà risolto nei prossimi giorni. L’evacuazione sarà molto probabilmente completa“, ha detto Smadiyarov.