Balzo dell’incidenza dei casi Covid in Italia che in una settimana raggiunge quota 325 ogni 100 mila abitanti rispetto ai 215 registrati la scorsa settimana. In leggera risalita anche l’indice di trasmissibilità. È quanto emerge dal consueto monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità-Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
“Nel periodo compreso tra il 7 e il 20 settembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1, in aumento rispetto alla settimana precedente (0,91) e pari al valore soglia“, viene evidenziato nel report. Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento anche se ancora sotto la soglia epidemica: Rt=0,95 al 20 settembre contro Rt=0,87 al 13 settembre.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 1,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre ) rispetto al 1,4% dello scorso 22 settembre. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 6,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre) contro il 5,3% (rilevazione giornaliera al 22 settembre). Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia da Covid-19.
Sono cinque le regioni classificate a rischio altro, tutte per la presenza di molteplici allerte di resilienza, mentre le restanti 16 sono a rischio moderato. Nel report inoltre si precisa che “Quattordici regioni riportano almeno una allerta di resilienza e cinque Regioni riportano molteplici allerte di resilienza“.
L’incidenza dei casi di Covid-19 supera questa settimana la soglia di 600 per 100mila abitanti – quasi il doppio rispetto alla media nazionale di 325 – nelle Province autonome di Trento e Bolzano: è infatti pari a 637,6 a Bolzano e 633 a Trento. La terza Regione con la maggiore incidenza è il Veneto con 557. Per l’occupazione dei reparti ospedalieri, in 5 Regioni si supera la soglia di allerta del 10%: PA Bolzano (20,2%), Umbria (17,8%), Valle d’Aosta (16,4%), Calabria (12,9%), Friuli Venezia Giulia (10,6%). Emerge dalla tabella sugli indicatori decisionali allegata al monitoraggio Iss-ministero