• 22 Novembre 2024
  • ECONOMIA

Perdite nei gasdotti Nord Stream 1 e 2: il prezzo del gas torna a salire

Fughe di gas stanno interessando i gasdotti Nord Stream 1 e 2: lo fa sapere il governo danese annunciando di aver elevato il suo livello di allerta sulle infrastrutture energetiche. La notizia non è passata indifferente sul mercato provocando una risalita del prezzo del gas dopo 4 giorni di calo: al Ttf di Amsterdam il costo risale a 185 euro al megawattora, oltre 5 punti percentuali in più della vigilia.

Il gasdotto russo Nord Stream 1 che collega la Russia alla Germania è stato interessato da due perdite di gas nel Mar Baltico, ha subito un calo di pressione subito dopo quella subita lunedì da Nord Stream 2. Lo ha reso noto il gestore dell’infrastruttura. “Stasera i dipendenti del centro di controllo Nord Stream 1 hanno registrato un calo di pressione in entrambi le condutture del gasdotto. Le ragioni sono oggetto di indagine“, si legge in una breve dichiarazione di Nord Stream AG, che ha sede in Svizzera.

Secondo l’agenzia Interfax russa, che cita l’amministrazione marittima danese, sono state segnalate perdite di gas nella zona economica esclusiva della Danimarca, a Nord-Est dell’isola di Bornholm nel Mar Baltico. Poco prima era stata rilevata una perdita in una delle condutture del Nord Stream 2, sempre nella zona economica esclusiva danese, ma questa volta a Sud-Est di Bornholm, sempre secondo i media russi.

Ieri il governo tedesco ha confermato un significativo calo di pressione nel Nord Stream 2, che è stato completato e riempito di gas, ma che è fermo e che non ha mai registrato l’import di carburante perché Berlino ha sospeso tutto poco prima dell’invasione dell’Ucraina e poi ha escluso il lancio dell’infrastruttura.

Per il governo tedesco è possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi. Lo scrive il quotidiano Tagesspiegel , citando le proprie fonti e aggiungendo che “si è verificato un calo di pressione nei due gasdotti a breve distanza l’uno dall’altro“. Secondo lo stesso quotidiano Berlino non considera la contemporanea interruzione dei gasdotti una semplice “coincidenza“.

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