• 24 Dicembre 2024
  • LAVORO

Bonus donne 2022: quali agevolazioni ci sono per chi assume?

Con il messaggio del 26 gennaio 2022 n. 403 dell’INPS ha comunicato alle aziende interessate che le agevolazioni relative agli esoneri contributivi per l’occupazione giovanile, l’occupazione femminile e a quella denominata Decontribuzione Sud (sgravio contributivo per le aziende del Sud)  sono prorogate fino al 30 giugno 2022.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio il funzionamento del bonus donne 2022, ovvero quali sono gli incentivi all’occupazione e in cosa consistono nel caso di assunzione di donne.

Agevolazioni assunzioni donne 2022

Il bonus donne 2022 – introdotto dalla legge di Bilancio 2021 – prevede delle agevolazioni fiscali per l’assunzione di donne lavoratrici nel biennio compreso tra il 2021 e il 2022. I beneficiari potranno ricevere un esonero contributivo del 100% sui contributi dovuti dal datore di lavoro fino a una cifra massima di 6.000 euro all’anno.

Il beneficio è stato introdotto per favorire l’occupazione delle lavoratrici all’interno delle aziende: il contributo è stato confermato fino al 30 giugno 2022 dalla Commissione europea, la quale ha anche aumentato i massimali previsti.

Bonus donne 2022: a chi spetta?

Il bonus assunzioni donne è un’agevolazione gestita dall’INPS, riservata alle donne svantaggiate che fanno parte di una delle seguenti categorie:

  • Over 50 disoccupate da più di 12 mesi;
  • Residenti in Regioni alle quali sono riservati i finanziamenti dei fondi strutturali dell’Unione europea, che non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, a prescindere dall’età;
  • Lavoratrici impiegate in attività lavorative in settori nei quali si registra una forte disparità occupazionale di genere, che non lavorino regolarmente da almeno 6 mesi, senza requisito anagrafico;
  • Donne di qualsiasi età e con residenza in Italia, che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

bonus donne

Bonus assunzioni donne: chi può richiederlo?

L’agevolazione fiscale prevista per l’assunzione di donne in difficoltà nel mondo del lavoro potrà essere richiesta dai datori di lavoro privati. Il requisito da soddisfare consiste nell’incremento occupazionale netto.

Nella pratica vi rientrano:

  • Enti pubblici economici;
  • Istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici;
  • Enti trasformati in società di capitali;
  • Ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, iscritte nel registro delle persone giuridiche;
  • Aziende speciali costituite anche in consorzio;
  • Consorzi di bonifica;
  • Consorzi industriali;
  • Enti morali;
  • Enti ecclesiastici.

Chi non può ricevere il bonus donne?

Sono esclusi dalla possibilità di poter accedere allo sgravio fiscale derivante dall’assunzione di una lavoratrice fino al 30 giugno 2022, i seguenti soggetti:

  • Amministrazioni dello Stato;
  • Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
  • Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, Enti di area vasta, Unioni dei comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago e loro consorzi e associazioni;
  • Università;
  • istituti autonomi per case popolari e gli ATER comunque denominati che non siano pubblici non economici;
  • Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
  • amministrazioni, aziende ed enti del Servizio Sanitario Nazionale;
  • l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche Amministrazioni (ARAN).

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Importo bonus donne 2022

Il bonus donna 2022 prevede uno sgravio fiscale del 100% sul pagamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 6.000 euro all’anno.

Il contributo potrà essere utilizzato per l’assunzione attraverso queste tipologie di contratto:

  • Contratto a tempo determinato;
  • Contratto a tempo indeterminato;
  • Trasformazione a tempo indeterminato di un precedente contratto;
  • Proroga di un contratto a tempo determinato.

Si potrà richiedere anche per un’assunzione part-time e per i contratti di somministrazione, mentre sono esclusi i lavori intermittenti, occasionali e i contratti di apprendistato.

Durata bonus donne 2022 e cumulabilità

Il beneficio potrà avere una durata di:

  • 12 mesi, per i contratti a tempo determinato (anche nel caso di proroga di un contratto già esistente);
  • 18 mesi, per i contratti a tempo indeterminato o per la trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine.
  • Il bonus assunzione donne 2022 è cumulabile con eventuali altri esoneri che non prevedono il divieto di cumulo. Non è per esempio cumulabile con il bonus lavoro giovani.

Come si richiede il bonus donne 2022?

Il bonus donne 2022 potrà essere richiesto dal datore di lavoro direttamente sul sito dell’INPS, utilizzando il modulo 92-2012 presente nel Cassetto Previdenziale.

Chi ha già inviato tale modulo per richiedere l’esonero 50% previsto dall’articolo 4, commi da 8 a 11, della legge n. 92/2012, non dovrà presentare una nuova domanda.

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