Sono ore caldissime per Mario Draghi, atteso con le comunicazioni questa mattina in Senato alle 9:30, il probabile voto di fiducia in serata e la replica di giovedì alla Camera. Tra le comunicazioni il voto in tarda mattinata, intorno alle 11, l’Aula inizierà la discussione, prevista per 5 ore, e poi lascerà nuovamente spazio al premier Draghi per la replica. Nell’ipotesi di arrivare a votare le comunicazioni di Draghi, si prevede di concludere per le 18.30 le dichiarazioni di voto, con i senatori alla chiama per la fiducia sulle risoluzioni da quel momento.
Secondo alcune fonti parlamentari il presidente del Consiglio avrebbe preparato due versioni del discorso, anche se da Palazzo Chigi non arriva alcuna conferma. Una nel caso si trovi una nuova maggioranza che abbia intenzione di sostenere il governo fino al termine naturale della legislatura e quindi per ribadire la propria disponibilità a guidare l’Italia in un periodo economico e sanitario come quello attuale, e una seconda in cui sarà costretto a ripresentare le proprie dimissioni, questa volta irrevocabili, nell’eventualità che non si possa giungere ad un accordo tra le principali forze politiche.
Ripercorrendo la giornata politica di ieri il premier prima di salire al Quirinale per parlare con il Presidente della Repubblica aveva incontrato il leader del Pd Enrico Letta. Il meeting aveva fatto infuriare, e non poco, Lega, Forza Italia e Udc, ma una telefonata risolutoria di Silvio Berlusconi al premier nel bel mezzo del vertice con il segretario Dem ha ristabilito i buoni rapporti anche con la parte di centro-destra dell’attuale maggioranza. Vertici del centrodestra di governo che nella sempre nella giornata di ieri si sono riuniti fino a tardi con Berlusconi a Villa Grande.
“Dopo la crisi di governo causata dai grillini, dopo le minacce e i capricci dei 5 Stelle e le continue provocazioni del Pd, che ancora ieri continuava a parlare di Ius soli, di ddl Zan, di cambio della legge elettorale quando le priorità degli italiani che stanno soffrendo sono altre, oggi la Lega in Aula farà quello che serve solo e soltanto all’Italia e agli italiani“. È quanto afferma il segretario della Carroccio, Matteo Salvini, in un video pubblicato sui social.
Fonti parlamentari qualificate, fanno sapere che il M5s attenderà il discorso di Draghi e per poi decidere come votare in Aula. Al momento l’unica cosa chiara è che all’interno del Movimento ci sono due correnti: una più legata a Conte, i cosiddetti ‘contiani’, e una che punta a sostenere il governo Draghi, i ‘governisti’, al cui vertice c’è il presidente dei deputati grillini Davide Crippa.