• 23 Novembre 2024
  • POLITICA

Movimento 5 Stelle: Conte e Di Maio ai ferri corti

Roma. Sono sempre più tesi i rapporti all’ interno dei 5Stelle. La polemica a distanza tra Di Maio e Giuseppe Conte non si placa, anzi tende ad ogni ora a farsi più accesa.  Ieri nella diatriba è intervenuto anche il fondatore Beppe Grillo, che con le sue parole accentua ulteriormente le distanze tra quelle che sono sempre di più due anime all’interno del movimento politico da lui fondato.
Ci sono state ancora parole pesanti tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio quando mancano 3 giorni all’intervento del premier Draghi in parlamento per riferire sulla guerra in Ucraina, a cui seguirà un voto sulla risoluzione voluta proprio dai pentastellati. Il capo politico del Movimento dice di essere sorpreso che il ministro degli Esteri, mentre Draghi è in una importante missione, parli di beghe interne che evocano il doppio mandato.  E’ stata pronta la risposta di Di Maio che usa parole altrettanto nette: “leggo che vorrei inserire frasi e parole che modificano il testo sul plurimandato parlamentare.  Mi sento insultato” aggiunge Di Maio.

Ex premier sulla sconfitta elettorale è caustico “Di Maio presente solo per la foto”

Sulla netta sconfitta elettorale alle recenti amministrative Conte ammette di assumersi la responsabilità della debacle, ma con una punta al vetriolo sottolinea: “ho girato tutta l’Italia mentre Di Maio si è presentato una volta per farsi una foto”.  Ma l’ex premier va oltre: persone vicino a lui parlano di scissione.

Insomma tanti temi per una situazione sempre più esplosiva nella quale, come abbiamo anticipato, non si tira indietro Beppe Grillo che interviene sulla norma interna che prevede il limite dei due mandati.  Una delle misure fondamentali del suo movimento a proposito delle quali: poi riferendosi al gruppo Di Maio ironizza sul fatto che si rispolveri un antico detto, secondo il quale “cavallo che vince non si cambia”. Grillo fa intendere di essere schierato dalla parte di Conte e ribadisce che entro la fine di giugno saranno gli iscritti, secondo antica regola, a decidere saranno gli iscritti. In caso di approvazione di due mandati, come regola per tutti senza eccezione. Lo stop riguarderebbe tanti esponenti di primo piano, compresi il presidente della Camera Fico, la presidente dei senatori Taverna oltre ai ministri 5Stelle come Di Maio che dal canto suo ha annunciato che voterà e chiederà di votare a favore del limite del secondo mandato.

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