L’Unione europea ha trovato l’accordo sul caricabatterie universale per gli smartphone, e non solo. Dal 2024, tutti i dispositivi elettronici portatili di tutti i produttori dovranno adottare la porta Usb-C. La direttiva accoglie la proposta presentata dalla Commissione nel settembre del 2021.
Una decisione che arriva al termine di una discussione durata anni, che ha visto l’opposizione di alcuni produttori, in particolare Apple, e di associazioni di consumatori. La novità riguarda tutti gli apparecchi portatili dotati di batteria ricaricabile: smartphone, tablet, fotocamere, cuffie, casse acustiche, console per videogiochi e computer. Per i pc l’obbligo scatterà 16 mesi dopo per consentire l’adeguamento tecnologico. Esclusi solo smartwatch e dispositivi per il fitness, a causa delle loro dimensioni.
Oltre all’adozione della porta Usb-C, quella che troviamo sugli smartphone Android di ultima generazione, la direttiva prevede anche una tecnologia di ricarica rapida armonizzata e la separazione della vendita del caricatore da quella dei devices. In altre parole, quando compreremo uno smartphone nuovo, nella confezione non troveremo più il caricabatterie. Un punto questo che ha fatto storcere il naso anche a qualche associazione di consumatori, ma che serve a ridurre la quantità di rifiuti e i costi per gli acquirenti.
Grazie alla norma, afferma il relatore della direttiva al Parlamento europeo Alex Agius Saliba, “saranno risparmiati oltre 250 milioni di euro di caricabatterie inutili“. Oltre a diverse tonnellate di rifiuti. L’idea è di utilizzare lo stesso caricatore per tutti i dispositivi nuovi.