Bologna. L’Italia rivoluzionata e con tanti giovani è stata capace di pareggiare (uno a uno) con una forte Germania. E’ stata una partita piacevole, combattuta a viso aperto, che ha regalato spettacolo al pubblico del Dall’Ara
La partita, temuta alla vigilia da mister Mancini dopo la disfatta contro l’Argentina, si è conclusa con una prova convincente degli azzurri.
Il primo tempo tra Italia e Germania è equilibrato. All’inizio si fa preferire la Germania anche perché l’Italia è piuttosto timorosa e c’è un certo nervosismo; il centrocampo non riesce a trovare le giuste misure ed equilibrio.
Poi pian piano gli azzurri prendono coraggio e riescono a rendersi pericolosi grazie ad alcune iniziative di Pellegrini e del debuttante Frattesi. Quest’ultimo dimostra verve e personalità e riesce ad andare un paio di volte al tiro. Al 35′ l’Italia colpisce l’esterno del palo con Scamacca. Al 38′ la Germania va vicino al vantaggio con un’azione insistita in area e la conclusione del suo numero 10 appena sopra la traversa.
Germania più compassata e manovriera con l’Italia più aggressiva e pronta a lanciarsi in controffensive grazie anche ad alcune sponde efficaci di Scamacca, che fa salire la squadra.
Inizio della ripresa spumeggiante con l’Italia pericolosa capace di di rendersi pericolosa grazie ad una regia di tonali .
Al 71′ Italia in vantaggio con Pellegrini abile a sfruttare un assist del neoentrato Gnonto. Appena il tempo di esultare che la Germania trova il pareggio su un’azione veloce che ha messo l’attaccante Kimmich davanti a Donnarumma, che non potuto nulla contro la sua conclusione da pochi passi.
L’Italia subisce il contraccolpo e in pochi minuti la Germania crea alcune occasioni per passare in vantaggio, ma Donnarumma riesce a sventare i pericoli.
All’ottantesimo doppia sostituzione per l’Italia Pobega prende il posto di Tonali e Di Marco rimpiazza Biraghi.
Negli ultimi 10 minuti altri due debutti: Cancellieri prende il posto di Scamacca al centro dell’attacco e Ricci subentra a Frattesi.
Nel finale l’Italia con l’entusiasmo dei giovani, soprattutto la verve del diciottenne Gnonto, cerca di rendersi ancora pericolosa.
In conclusione una bella Italia, che inizia bene il nuovo corso. E se il buongiorno si vede dal mattino c’è da essere ottimisti. Cosi Mancini può tirare un sospiro di sollievo: ha ricevuto le risposte che si attendeva.