Londra. Netta vittoria dell’Argentina, addirittura più nel gioco che nel risultato ( 3 a 0), contro l’Italia nella finalissima della Supercoppa di calcio. A Wembley i sudamericani hanno dominato sotto l’aspetto tecnico con i suoi funambolici centrocampisti e attaccanti. E’ stata però anche una severa lezione sotto l’ aspetto tattico grazie ad una condotta di gara
nettamente superiore. L’ Italia è stata in partita solo nel primi 20 minuti di gioco, poi è stato un monologo degli argentini. Soprattutto nel secondo tempo la differenza dei valori è stata netta e in alcuni momenti persino irridente.
Partita con con frequenti cambiamenti di fronte nella prima metà della frazione. con poche azioni pericolosi se si escludono un paio di conclusioni degli avanti dell’Argentina e per l’ Italia da annotare un colpo di testa di Belotti e una bella punizione calciata da Raspadori.
Alla mezz’ora si accende Messi che mette in crisi la difesa azzurra. L’Argentina passa in vantaggio grazie ad un guizzo della “pulce” che vince il contrasto con Di Lorenzo è dal lato sinistro mette un pallone delizioso per l’accorrente Lautaro Martinez che da due passi spinge in rete dando così il vantaggio ai suoi.
Allo scadere del primo tempo Argentina raddoppia con Di Maria che è stato liberato davanti al portiere da un tocco di Lautaro Martinez sul quale ha potuto opporre scarsa esistenza Bonucci perché già ammonito.
Nel secondo tempo l’Italia presenta alcuni cambi in particolare Scamacca prende il posto di Belotti al centro dell’attacco e Lazzari entra in luogo di Bernardeschi. E poi poi Locatelli rileva capitan Chiellini, ai saluti finali, con l’arretramento sulla linea dei difensori di Jorginho, lento e impacciato.
L’Argentina continua a mantenere una netta supremazia grazie grazie alle grandi individualità di Messi, De Maria, Locelso e Lautaro Martinez. All’Iitalia manca la qualità tecnica e la fluidità del gioco. Intorno all’ ora di gioco solo alcuni interventi provvidenziali di Donnarumma, permetoono al Italia di non subire un passivo più pesante.
Secondo tempo di assoluta sofferenza per l’Italia, che non è riuscita a produrre alcuna reazione, anche per la prova incolore dei subentrati. Cosi l’Argentina ha potuto gestire il gioco, sospinta anche dal pubblico inglese in gran parte schierato dalla sua parte.
Allo scadere l’Argentina ha portato a tre le marcature grazie ad una rete di Paolo Dybala, che si è tolto la soddisfazione di mettere il sigillo sulla vittoria contro l’Italia.
Ora il commissario tecnico Mancini, piuttosto abbacchiato a fine gara, dovrà riflettere bene sul percorso da fare intraprendere alla squadra nelle prossime partite che l’attendono a breve, per evitare sconfitte ma soprattutto prestazioni incolori come quelle fornite a Londra.