Scomparso oggi il procuratore di Donnarumma, Ibrahimovic, Balotelli, Verratti
Non ce l’ha fatta Mino Raiola, ricoverato a Milano già in condizioni gravissime. Malato da tempo, tanto da essere sottoposto già a gennaio ad un intervento chirurgico, il noto procuratore di calcio è morto oggi all’età di 54 anni, come hanno fatto sapere l’ospedale San Raffaele e la famiglia sull’account Twitter di Mino.
“Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre“, scrive la famiglia. Che fa sapere: “Mino ha lottato fino all’ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori“. “Mino è stato parte delle vite di tanti calciatori e ha scritto un capitolo indelebile della storia del calcio moderno“.
Era considerato uno dei procuratori più influenti del mondo. Tra i calciatori che seguiva, tanti big del calcio mondiale, come Ibrahimovic, Verratti, Donnarumma, Balotelli, Pogba, Haaland. Adorato dai suoi assistiti, è stato un personaggio controverso per la sua spregiudicatezza. Secondo Forbes, nel 2020 guadagnò 85 milioni di dollari, per lo più in commissioni sulle compravendite dei giocatori. “Mino è la mia famiglia“, ha scritto di lui Zlatan Ibrahimovic nella sua autobiografia.
Cordoglio hanno espresso tutti i club di Serie A. “La notizia addolora me e tutto il Napoli“, scrive il presidente Aurelio De Laurentiis. Per l’ex ad del Milan Adriano Galliani, Raiola è stato un “Grande manager calcistico, innovatore nel suo settore e sempre leale nelle trattative“. Il presidente della Juventus Andrea Agnelli sceglie la lingua inglese e un Tweet scherzoso: “Non prendere in giro in Paradiso, sanno la verità, ti voglio bene Mino“.