• 24 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Biden: “Nessun prova che Mariupol sia caduta, nuovi aiuti militari a Kiev”

Nuovo pacchetto di armi da 800 milioni di dollari. A Kiev oggi Sanchez e Frederiksen

Il presidente americano Joe Biden ha incontrato oggi a Washington il premier ucraino Denys Shmyhal e, al termine, ha parlato con i giornalisti alla Casa Bianca. Ha, tra l’altro, annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari.

“Non ci sono prove della caduta di Mariupol”

Il presidente americano ha messo in dubbio la caduta di Mariupol, la “liberazione” della città nel sud est ucraino, annunciata da Vladimir Putin. Non ci sono prove” che Mariupol sia completamente in mani russe, ha spiegato Biden. Che poi ha proclamato: “Gli Stati Uniti non rinunceranno mai a combattere contro i tiranni, Putin non vincerà”. Quindi l’annuncio del nuovo pacchetto di aiuti militari da 800 milioni di euro. Nella fornitura anche artiglieria pesante, obici, munizioni e droni tattici.

Il premier ucraino Denys Shmyhal (a sinistra) con il presidente americano Joe Biden

Zelensky: “Grato a Biden, ora più vicini alla pace”

Su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto subito dopo l’annuncio di Biden, per ringraziare il presidente americano del supporto. “Questo ci avvicina al ripristino della pace in Ucraina“.

A Kiev i primi ministri di Spagna e Danimarca

In Ucraina sono in visita i primi ministri di Danimarca, Mette Frederiksen, e Spagna, Pedro Sanchez. Anche per loro, come per Michel ieri, un passaggio a Borodyanka, a 50 chilometri da Kiev, una delle città più colpite dai massacri dell’esercito russo durante l’occupazione. Sanchez si è detto commosso per le atrocità e l’orrore e ha promesso: “Non lasceremo solo il popolo ucraino“.

Quindi lo spostamento a Kiev e le strette di mano con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Intendiamo fornire più armi all’Ucraina perché è ciò di cui c’è più bisogno“, ha dichiarato Frederiksen.

Il video dell’incontro di Zelensky con la danese Frederiksen e lo spagnolo Sanchez

Boris Johnson in India: “New Delhi ha posizione differente sulla Russia”

Il primo ministro inglese Boris Johnson è volato invece in India, nel tentativo di allargare il fronte anti Russia. Una missione molto difficile. L’India ha “storicamente una relazione assai differente con la Russia rispetto al Regno unito, e dobbiamo tenerne conto“, ha commentato Johnson. L’India non solo non ha condannato apertamente l’invasione dell’Ucraina, ma non ha imposto sanzioni e ha ripreso a commerciare con Mosca.

Lettonia e Estonia parlano ufficialmente di “genocidio”

E’ stato per primo il Parlamento estone a definire “un atto di genocidio” i crimini di guerra compiuti dalla Russia in Ucraina. Ne ha dato notizia il Kyiv Independent. Poche ore dopo ha seguito la Lettonia. “Il Parlamento lettone ha ufficialmente dichiarato genocidio le atrocità commesse dalle forze russe in Ucraina“, ha fatto sapere il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkevics.

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Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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