• 25 Novembre 2024
  • CRONACHE

Roma, il 118 non parla inglese e muore prima dell’arrivo dei soccorsi

Una turista tedesca di 25anni, in viaggio con il fidanzato irlandese, è morta il 20 gennaio scorso a causa di un malore improvviso. I soccorsi sono arrivati 43 minuti dopo la chiamata del compagno

Si erano innamorati durante la pandemia e avevano deciso di viaggiare attraverso l’Europa, a bordo di un furgone trasformato con le loro mani in camper, per riprendersi in mano quella libertà che in parte il Covid gli aveva tolto. I due protagonisti di questa storia d’amore dal finale tragico sono Janna Gommelt, 25enne tedesca, e Michael Douglas, 34enne irlandese e la loro vicenda è stata trattata questa mattina dalle pagine di Repubblica Roma.

I due il 20 gennaio scorso si trovavano a Focene, frazione di Civitavecchia a una ventina di chilometri dalla capitale, quando la ragazza tedesca è stata colta da un malore improvviso. Immediatamente dopo l’accaduto, alle 15:39, il fidanzato ha contattato il 118, ma l’operatore in servizio dall’altro capo del telefono lo ha messo in attesa in quanto doveva attendere un collega che fosse in grado di parlare e comprendere l’inglese. Al 34enne è stato detto di tenere acceso il Gps per essere individuato ancora più velocemente, ma mezz’ora dopo la prima chiamata dell’ambulanza non c’è alcuna traccia.

La ricerca disperata dei soccorsi e l’arrivo al pronto soccorso

Alle 16:10 Michael chiama nuovamente il numero di emergenza e resta in attesa per altri 10 minuti, fino a quando decide di partire con il furgone per andare alla ricerca dei soccorritori. Per attirare l’attenzione suona il clacson come un forsennato, fino a quando riesce ad individuare l’ambulanza a circa quattro isolati di distanza dal luogo nel quale stazionava fino a un attimo prima.

Il mezzo parte solo dopo 15 minuti dopo in direzione dell’ospedale Grassi di Ostia, ma nonostante i tentativi di rianimazione all’arrivo al pronto soccorso per la giovane, a 43 minuti dalla prima chiamata al 118, non c’è stato nulla da fare.

118 inglese
Janna Gommelt e Michael Douglas in una foto dell’11 gennaio 2022 scattata a Sliema -Malta (Instagram)

Il fidanzati interrogato per 6 ore dai carabinieri con Google Translate

In un’intervista rilasciata a Repubblica il 34enne irlandese si è detto sicuro che se i soccorsi fossero arrivati prima la sua dolce Janna “sarebbe ancora viva“. Ha raccontato di essere stato accolto da 4 carabinieri all’ingresso del pronto soccorso e da questo particolare di aver intuito che Janna fosse già morta. L’uomo in seguito è stato interrogato per 6 ore con Google Translate, ma gli è stata negata la possibilità di parlare con un medico o un infermiere per sapere cosa fosse successo. Infine, alle 22:30, è stato informato del decesso e il corpo della ragazza è stato portato in obitorio. Sul caso la procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio.

Dopo oltre 70 giorni non è stato ancora consegnato l’esito dell’autopsia

Dopo oltre due mesi la famiglia di Janna Gommelt non sa ancora per quale motivo è venuta a mancare la donna. È quanto ha dichiarato a Repubblica Roma Manuele Piccioni, l’avvocato che segue il caso.

Secondo il legale il corpo è ancora in obitorio e l’autopsia è stata eseguita, ma i medici legali non hanno ancora consegnato l’esito . La causa ufficiale della morte, quindi, è ancora ignota, sebbene si presuma un arresto cardiocircolatorio. Ma già a metà febbraio era stata autorizzata la cremazione (prevista per domani) e quindi l’avvocato non si spiega i motivi di tali lungaggini burocratiche perché è logico intuire che le cause della morte sono state accertate.

A quanto pare parte del ritardo accumulato è riconducibile ad errori di trascrizione del nome nella scheda anagrafica della giovane, un particolare che ha creato molta rabbia e delusione nella famiglia.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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