• 22 Novembre 2024
  • POLITICA

Conte confermato presidente del Movimento 5 stelle con il 94%

Vota meno del 50% degli aventi diritto. Il 94% dice sì a Conte presidente

Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 stelle. Ha votato a favore dell’ex presidente del Consiglio il 94% di chi si è collegato alla piattaforma skyvote per esprimere la sua preferenza. L’esito della votazione è stato comunicato poco fa dal Movimento.

Partecipazione sotto il 50%

Il numero di aventi diritto di voto era pari a 130.570 persone. I partecipanti alla votazione sono stati 59.047. Di questi, hanno votato per il sì alla conferma di Giuseppe Conte come presidente 55.618 iscritti, pari al 94,19% dei voti validi. La partecipazione è stata così al di sotto del 50%, ma comunque superiore a quella per la conferma dello Statuto. La nuova votazione, che ripete quella già effettuata nell’agosto scorso, si è resa necessaria dopo la decisione del tribunale di Napoli, che ha sospeso tutta la dirigenza a seguito del ricorso presentato da alcuni militanti.

Conte: “Sostegno importante, ora cambiamo il paese”

Soddisfatto Giuseppe Conte: “Gli iscritti del Movimento 5 stelle – scrive l’ex presidente del consiglio – mi hanno riconfermato con un’indicazione forte e chiara. Un sostegno così importante è anche una grande responsabilità“. “Ora testa alta – aggiunge – ancor più coraggio e determinazione nelle nostre battaglie. Abbiamo un Paese da cambiare“.

Le altre nomine

Si votava anche per il terzo componente del Comitato di garanzia, dopo le dimissioni di Luigi Di Maio. Ha prevalso la senatrice Laura Bottici, che affianca Roberto Fico e Virginia Raggi. Nominato anche il nuovo Collegio dei probiviri, che sarà composto dagli ex ministri Danilo Toninelli e Fabiana Dadone e dalla senatrice Barbara Floridia.

l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, eletto nel collegio dei probiviri del Movimento 5 stelle

I 5 stelle confermano il no a qualsiasi ordine del giorno sulle spese militari

Giuseppe Conte, ri confermato presidente, si trova a fronteggiare la prima grana: il voto al Senato sul decreto Ucraina, che si porta dietro i temuti ordini del giorno sull’aumento delle spese militari. Il testo arriva oggi in Commissione. Il Movimento, al termine di un vertice di maggioranza serale, ha confermato la sua ferma contrarietà a qualsiasi odg al decreto Ucraina, di maggioranza o di minoranza, che preveda l’aumento delle spese militari. Fonti del Senato fanno sapere che, se la maggioranza voterà in maniera difforme, ciascuno si prenderà le sue responsabilità, anche perché non sarebbe la prima volta. Il movimento chiede inoltre al governo di tenere conto nel Def (documento di economia e finanza), la sua contrarietà all’aumento delle spese militari. Il ministro per il rapporti con il Parlamento Federico D’Incà non ha escluso il ricorso alla fiducia sul decreto Ucraina.

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Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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