• 22 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Guerra Ucraina, colloquio Draghi-Zelensky, pieno sostegno a Kiev

Nuova telefonata tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente ucraino

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’ex presidente della Bce ha ribadito il fermo sostegno del governo italiano alle autorità e al popolo ucraini, si legge nel comunicato di palazzo Chigi.

Preoccupazione per blocco dei corridoi umanitari

Nella nota si riferisce la preoccupazione di Zelensky, per “il blocco da parte russa dei corridoi umanitari e la prosecuzione dell’assedio e dei bombardamenti delle città, comprese le scuole, con conseguenti perdite civili, tra cui anche bambini“. Draghi ha risposto con “la piena disponibilità dell’Italia a contribuire all’azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione durevole della crisi in Ucraina“. Nel suo tweet, il presidente ucraino ha parlato di apprezzamento per “la volontà dell’Italia di aderire alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza per l’Ucraina“.

Nuovi negoziati in presenza

Domani mattina a Istanbul iniziano un nuovo round di colloqui tra Ucraina e Russia in presenza. Le due delegazioni sono arrivate in Turchia con molto ritardo.

Anche l’Onu bacchetta Biden

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, oltre a un immediato cessate il fuoco in Ucraina, ha anche chiesto di “abbassare la retorica“. “Rivolgo fortemente un appello a tutti e alla comunità internazionale – afferma – perché lavorino con noi per la pace, in solidarietà al popolo ucraino“. C’è bisogno di una “de-escalation sia militare sia retorica“, con riferimento alle parole del presidente americano Biden sabato a Varsavia. In particolare, la frase finale del suo discorso, in cui si invocava un cambio di regime a Mosca.

Lo scontro sul gas in rubli

Il G7 ha ribadito l’orientamento dell’Unione europea di non pagare in rubli le forniture di gas dalla Russia, come preteso da Vladimir Putin, almeno dai paesi “ostili“. “Tutti i ministri dell’economia del G7 – ha detto il ministro tedesco Robert Habeck – hanno convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti“. Un pagamento in rubli è quindi “inaccettabile. Anzi, la mossa russa, secondo il G7, è il segnale che Putin ha “le spalle al muro“.

La replica di Mosca: “Non faremo beneficenza”

Pronta la replica di Mosca, per bocca del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione“, le parole del fedelissimo di Putin, che non ha comunque precisato cosa farebbe la Russia in caso di mancato pagamento in rubli. La misura non è ancora attiva, perché servono alcuni passaggi tecnici, ma il problema potrebbe porsi tra qualche giorni. E non è ancora chiaro cosa succederà e che risposta potrebbe arrivare da Mosca.

Abramovich vittima di un tentativo di avvelenamento

L’oligarca russo Roman Abramovich è stato vittima di un tentativo di avvelenamento. La notizia, diffusa dal Wall Street Journal, è stata confermata da un portavoce del patron del Chelsea. Abramovich, che si era proposto come mediatore tra Putin e Zelensky, sarebbe stato avvelenato all’inizio del mese di marzo, insieme a due funzionari ucraini, durante un incontro a Kiev. Tutte le persone coinvolte hanno accusato gli stessi sintomi, cioè “occhi rossi e irritati”, calo della vista, “desquamazione della pelle sul viso e sulle mani”. Abramovich, che è sottoposto a sanzioni, risiede al momento in Turchia, dove è rientrato per farsi curare. Tutte le persone coinvolte si sono riprese e stanno bene.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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