Borse euforiche nonostante la guerra. Cala il gas
Dopo il rimbalzo di ieri e la chiusura in leggero rialzo, le borse europee oggi sono partite fortissimo. A Milano il Ftse Mib sta guadagnando addirittura il 5%. Con il segno + anche tutti gli altri listini, mentre lo spread è in calo. Bene soprattutto le banche, che la scorsa settimana avevano subito pesanti perdite. Dopo una giornata di continui guadagni, piazza affari ha chiuso con un clamoroso +7%. In una sola seduta l’Europa ha recuperato 464 miliardi di euro. Il saldo dall’inizio della guerra in Ucraina è però ancora negativo per 688 miliardi.
Come si spiega questa euforia sui mercati, nonostante la guerra in Ucraina prosegua? C’è ovviamente un rimbalzo tecnico: molti investitori, attirati dai crolli dei giorni scorsi, stanno acquistando a prezzi più bassi. Ma si scommette anche sugli spiragli di pace, come le aperture del presidente ucraino Zelensky ad un compromesso con Mosca su Crimea e Donbass.
E poi c’è l’energia: il petrolio perde qualcosa anche se resta a livelli altissimi, e ce ne accorgiamo anche alla pompa di benzina, soprattutto dopo la decisione americana di bloccare le importazioni di petrolio dalla Russia, ma il prezzo del gas è in discesa. In Europa un megawattora costa ora meno di 200 euro, mentre solo poche ora fa aveva toccato il picco, sfiorando i 300 euro. Ad incidere positivamente i piani dei paesi europei per ridurre la dipendenza dal gas naturale russo. L’Italia, ha fatto sapere il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, sarà completamente indipendente dal gas russo entro 24-30 mesi. Piani evidentemente considerati credibili dai mercati finanziari.