Il presidente del consiglio ha risposto alle domande dei gruppi parlamentari durante il question time alla Camera. Al centro soprattutto la guerra in Ucraina e il caro energia
“Il conflitto in Ucraina sta generando una crisi umanitaria senza precedenti nel Dopoguerra in Europa. Solidarietà e coesione da parte dell’Unione europea: un’unità di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e che vede l’Italia in prima linea“. Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi durante il question time alla Camera.
Il premier ha risposto a numerose domande dei gruppi parlamentari, quasi tutti incentrate sul caro energia e sull’emergenza bollette. E Draghi ha promesso “rapidità e decisione per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese. Il Governo condivide le preoccupazioni di tutti gli italiani per l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Siamo al lavoro per limitare l’impatto di questi rincari sulle imprese e le famiglie, soprattutto quelle più vulnerabili.” L’ex presidente della Bce ha quindi annunciato che “l’Iva sarà ridotta al 5 per cento per le utenze del gas“, e ha ricordato che il governo ha destinato 16 miliardi per sostenere le famiglie a causa dei rincari delle bollette.
Nel frattempo si lavora anche a “ridurre la nostra dipendenza dal gas russo in tempi rapidi. Siamo impegnati per diversificare le forniture, aumentare il contributo delle fonti rinnovabili, investire sulla ricerca. Aumentiamo la produzione nazionale di gas“. Sul lungo termine la strada maestra è quella del passaggio alle energie rinnovabili. “Il nucleare? Puntiamo – ha detto Draghi rispondendo a una domanda di Italia viva – sulla fusione a confinamento magnetico“. Una tecnologia che però non sarà pronta prima di diversi decenni.
Draghi ha poi confermato che si andrà avanti sulla strada delle sanzioni alla Russia. “Non deroghiamo alla nostra politica, questa fermezza è essenziale per difendere la sicurezza dei nostri cittadini e dell’Europa“. Ma, ha aggiunto, “Le sanzioni non dureranno poco e devono quindi essere sostenibili al nostro interno“.
Il presidente del consiglio ha poi risposto a una interrogazione dell’opposizione di Fratelli d’Italia sulla riforma del catasto, che, secondo il partito di Giorgia Meloni, cela una patrimoniale nascosta. “Voglio ribadire – ha risposto il capo del governo – come l’intervento non porti ad alcun incremento dell’imposizione fiscale sugli immobili regolarmente accatastati. Nessuno pagherà più tasse per questo“. E a chi ha definito quella del catasto una riforma non necessaria in questo momento di crisi internazionale, Draghi ha replicato: “Il governo non è nato per stare fermo“.
Questa mattina il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron. Ne dà notizia palazzo Chigi. “Sono stati esaminati gli ultimi sviluppi della crisi in Ucraina e le sue conseguenze sull’economia europea“, si legge. Il Consiglio europeo informale si svolgerà a Versailles domani e dopodomani.