• 23 Novembre 2024
  • POLITICA

Guerra in Ucraina, Mattarella convoca il Consiglio supremo di difesa

Il mondo si sveglia con una nuova guerra, unanime condanna dal mondo politico italiano

La Russia attacca l’Ucraina all’alba, il mondo si sveglia con una nuova guerra. Immediate le condanne da parte dei leader occidentali e italiani. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio supremo di difesa per questo pomeriggio alle 16,30. L’organo è composto dal capo dello Stato, dal presidente del consiglio, dai ministri di Esteri, Difesa, Interno e Economia dal Capo di stato maggiore della difesa.

La condanna di Draghi

Il Governo condanna l’attacco della Russia all’Ucraina, ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Al lavoro con alleati europei e NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione“. Lo scrive il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Di Maio: “Aggressione non provocata”

Duro anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “L’operazione militare russa è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell’Ucraina, che l’Italia condanna con fermezza. Una violazione del diritto internazionale. L’Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici”.

Salvini appoggia Draghi

Il leader di Italia viva Matteo Renzi definisce “inaccettabile” l’attacco russo, mentre Matteo Salvini dà pieno appoggio a palazzo Chigi: “La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l’auspicio è l’immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati”.

Letta: “Difendiamo l’Ucraina per difendere noi stessi”

Il Segretario del Partito democratico Enrico Letta chiede chiarezza e unità a tutto il paese: “L’Italia deve condannare senza ambiguità l’attacco all’ Ucraina e, insieme agli alleati, reagire a questa sfida senza precedenti ai principi di libertà e democrazia in Europa. I comodi terzismi son stati spenti dalle bombe di Putin; ora è o di qua o di là“. Letta poi avverte: “Se non difendiamo l’Ucraina non difendiamo nemmeno noi stessi“. Letta lancia la proposta di un sit in alle 16 davanti all’ambasciata russa a Roma.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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