• 23 Novembre 2024
  • POLITICA

Fine vita, appello di Letta: “Ora il parlamento scelga, no a polarizzazioni”

Il segretario del Partito democratico lancia un appello a tutti i partiti perché in parlamento si approvi una legge sul suicidio assistito

Il segretario del Partito democratico rilancia il tema del fine vita e dell’eutanasia con una lettera a La Repubblica. “Spetta al parlamento. Io ritengo – scrive Enrico Lettache ci siano le condizioni per farlo con equilibrio e con la massima condivisione possibile. L’importante è che si sgombri il confronto da ogni polarizzazione tossica“. La necessità di una legge è ancora più impellente dopo la decisione della Corte costituzionale di non ammettere il referendum. Nel bocciarlo, lo stesso presidente della Consulta Giuliano Amato, ha invitato il Parlamento ad occuparsene. “Quanto a lungo – si chiede l’ex presidente del consiglio – vogliamo mortificare le aspettative di una società che sui diritti civili dimostra spesso di essere più matura ed esigente della propria classe dirigente?“.

La proposta di legge: sofferenze intollerabili e libero arbitrio

Letta rilancia così la proposta di legge sulla morte medicalmente assistita promossa di Alfredo Bazoli e Nicola Provenza, sottolineando la presenza di condizioni “molto stringenti” per l’applicazione dell’eutanasia. La presenza di una malattia irreversibile e sofferenze intollerabili, l’accertamento dei trattamenti di sostegno vitale, l’esperienza provata di un percorso di terapia del dolore e cure palliative. E poi un prerequisito non negoziabile: il libero arbitrio.

La raccolta firme sull’eutanasia legale da parte dell’Associazione Luca Coscioni

L’appello ai partiti: dialogo per alleviare il dolore

Letta lancia quindi il suo appello al dialogo: “È una proposta equilibrata, suscettibile di miglioramenti“, scrive ancora, “se l’iniziativa, arricchita dal dialogo e dal contributo costruttivo di tutti i partiti, riesce ad alleviare un po’ di quel dolore e a portare meno incertezza, tutti insieme avremmo concorso a ricucire uno strappo profondo con l’opinione pubblica“. Per Letta è possibile trovare un punto di equilibrio. “Altrimenti, oltre alle polemiche, a continuare saranno solo le sofferenze, insieme alla perdita di credibilità della politica tutta – conclude – Prima di tutto vengono le persone. Coi loro drammi e il loro dolore“.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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