• 21 Novembre 2024
  • POLITICA

Draghi: “Ricerca al centro, investiamo in giovani e donne”

Il presidente del Consiglio, accompagnato dal Nobel Giorgio Parisi, visita i Laboratori Nazionali del Gran Sasso

La ricerca deve essere al centro della crescita dell’Italia“. E’ un Mario Draghi emozionato quello che prende la parola al termine della sua visita ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, in Abruzzo. “Con il Pnrr – aggiunge il presidente del Consiglio – investiamo oltre 30 miliardi in istruzione e ricerca. Finanziamo fino a 30 progetti per infrastrutture innovative di rilevanza europea“.

Puntare su giovani e donne

Il premier spiega come la strategia del governo per rilanciare la scienza consista nel puntare sui giovani e le donne. “Il numero di nuovi dottori di ricerca in Italia è calato del 40% tra il 2008 e il 2019 – spiega Draghi – ed è oggi tra i più bassi nella Ue. Per invertire questa tendenza raddoppiamo il numero delle borse di dottorato, da 8-9 mila a 20 mila, e ne aumentiamo gli importi“.

Un miliardo per aumentare la presenza femminile nella scienza

Sulla presenza femminile nella scienza, ancora bassa, il premier non ha dubbi: “Sono ancora troppo poche le ragazze che scelgono studi scientifici“. Solo una ragazza su cinque che si iscrive all’università sceglie le materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), mentre i ragazzi sono il doppio. Il governo investirà “oltre un miliardo” per arrivare ad avere almeno il 35% di donne.

Gran Sasso eccellenza del paese

Draghi non ha nascosto la “grande emozione” provata nel “visitare i laboratori sotterranei e osservare da vicino gli esperimenti che vi rendono un punto di riferimento per la comunità scientifica mondiale“. “Siete una delle grandi eccellenze del Paese. L’Italia è orgogliosa di voi“, ha aggiunto il presidente del Consiglio rivolgendosi ai ricercatori dei Laboratori del Gran Sasso. Ad accompagnarlo, una guida d’eccezione, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi.

“Ci confrontiamo con pulsioni antiscientifiche”

Infine non è mancata quella che è sembrata una stilettata ai no vax:Oggi ci confrontiamo con pulsioni antiscientifiche che puntano alla delegittimazione di scienziati o delle loro istituzioni. Dobbiamo difenderli e coltivare la cultura scientifica, promuoverne il ruolo centrale nella società“, ha concluso il presidente del Consiglio.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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