• 22 Novembre 2024
  • SPORT

Pechino 2022, miracolo Goggia: l’argento a 23 giorni dall’infortunio

Nella discesa libera femminile una strepitosa Sofia Goggia conquista la medaglia d'argento, dietro di lei la giovane promessa dello sci italiano Nadia Delago che all'esordio olimpico porta a casa il bronzo. Oro alla svizzera Corinne Suter

Spesso si sente parlare di spirito olimpico e dei valori che caratterizzano lo sport, ma spesso le parole non riescono ad esprimere fino il fondo il concetto quanto le storie vissute dagli atleti, che in fin dei conti prima di essere tali sono donne e uomini come tutti noi. Quest’oggi c’è una donna che grazie ad una grande forza di volontà e caparbietà è riuscita a lanciare il cuore oltre l’ostacolo, superare i propri limiti fisici e a realizzare un’impresa ai limiti della fantascienza. E non importa che non sia arrivata la medaglia d’oro. Quello che conta davvero è aver dimostrato al mondo intero che nulla è impossibile, anche dopo un doloroso infortunio, basta crederci e lavorare perché quell’obiettivo, quel determinato sogno si realizzi.

È quanto è stata in grado di fare una straordinaria Sofia Goggia ai Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022, che dopo l’infortunio rimediato solo 23 giorni fa in una gara di SuperG a Cortina, nella discesa libera femminile questa mattina ha conquistato la medaglia d’argento. L’oro è andato all’attuate campionessa del mondo in carica, la svizzera Corinne Suter, più veloce di appena 16 centesimi. A chiudere il podio un’altra italiana che senza ombra di dubbio rappresenta il futuro dello sci azzurro: Nadia Delago, 24enne di Bressannone che festeggia l’esordio olimpico con meritatissimo bronzo.

Sono 13 le medaglie conquistate dall’Italia a Pechino: eguagliato il terzo miglior risultato di sempre

È la prima volta in assoluto che due italiane raggiungono il podio olimpico in discesa libera, mentre era accaduto una sola volta in SuperG. Grazie a questi due podi l’Italia raggiunge quota 13 medaglie, attualmente è in 11esima posizione nel medagliere generale, un risultato che permette a questa spedizione azzurra di superare quella casalinga di Torino 2006 (11 medaglie) e di raggiungere al terzo posto assoluto quella di Salt Lake City 2022 (13 medaglie: 4 ori, 4 argenti e 5 bronzi). Ma basterebbe una sola medaglia per raggiungere Albertville 1992 (14 medaglie), mentre al momento sembra ancora difficile poter eguagliare la migliore spedizione olimpica invernale di sempre: quella di Lillehammer del 1996 con 20 medaglie.

Da sinistra Sofia Goggia, argento, e Nadia Delago, bronzo (Twitter Coni)
Da sinistra Sofia Goggia, argento, e Nadia Delago, bronzo (Twitter Coni)

La gara

E pensare che la gara non è cominciata nel migliore dei modi in quanto è stata posticipata di mezz’ora a causa del forte vento. Ma le condizioni meteo non hanno spaventato le nostre valorose sciatrici. Nadia Delago è partita con il pettorale numero 10 e ha chiuso la sua prima discesa libera olimpica in 1:32:44, tempo che le ha permesso di mettere al collo un bronzo quasi insperato.

Per la Goggia invece il destino ha scelto il pettorale numero 13, lo stesso che indossava 23 giorni fa a Cortina durante la sfortunata gara di Coppa del mondo: la caduta le aveva provocato la distorsione del ginocchio sinistro con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. L’infortunio aveva messo a serio rischio la sua partecipazione ai Giochi invernali, ma contro ogni pronostico la bergamasca si è confermata la campionessa quale è conquistando un secondo posto che per il modo in cui è arrivato vale molto più dell’oro. Il suo tempo è stato di 1:32:03, a soli 16 centesimi da Corinne Suter (1:31:87)

Più in generale è stata una grande gara per tutte le azzurre: ottima la prestazione di Elena Curtone (1:32:87), partita col pettorale numero 1 e che ha chiuso in quinta posizione, bene anche la sorella di Nadia, Nicol Delago, che ha chiuso 11esima con 1:33:69.

Sofia Goggia: “Medaglia incredibile, ho trovato la forza dentro di me”

È una medaglia incredibile“. Sofia Goggia definisce così l’argento conquistato nella discesa libera femminile a Pechino 2022. “Ho trovato una forza incredibile dentro di me, e viaggiavo con una sorta di luce. Sono contenta di aver dato tutto per essere qui“, ha raccontato l’azzurra al termine di una gara straordinaria.

Ho dato tutto quello che potevo. Sono stata davvero felice della mia sciata. Sentivo che la velocità c’era nella parte alta perché saltavo molto ovunque. Mi dispiace per l’ultima parte, sentivo che forse in alcune parti della pista avevo un po’ di vento contro, ma è qualcosa che non puoi controllare. Alla fine sono felice del mio risultato, perché essere qui alle Olimpiadi dopo il mio incidente a Cortina non era affatto garantito“, ha dichiarato la Goggia dopo la premiazione. 

Sofia Goggia (Twitter Coni)

Nadia Delago: “È il giorno più bello della mia carriera”

Grandissima l’emozione a fine gara per Nadia Delago, che hai microfoni di RaiSport ha raccontato così la sua gara: “Sono davvero contentissima. Mia sorella Nicol mi ha detto di divertirmi e di sciare come so sciare, è stato bellissimo partire una dietro l’altra. Non ho parole, devo ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a conquistare questa medaglia. Prima della gara ho dormito benissimo, ero molto tranquilla.”

La 24enne altoatesina ha definito questo giorno il più bello della sua carriera sportiva: “Ho sempre sognato, più che altro, di partecipare alle Olimpiadi, mentre vincere una medaglia mi sembrava una cosa lontana. Sono andata bene nelle ultime gare di Coppa del Mondo, ho sfiorato il podio per pochi centesimi e oggi sono riuscita a centrarlo. Sono grata ed estremamente felice, dedico questo risultato a chi mi ha aiutato: questa medaglia l’abbiamo vinta insieme“.

Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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