Quella che sarebbe dovuta essere una giornata commemorativa per ricordare le vittime di una drammatica strage come quella delle foibe, oltre all’esodo istriano di centinaia di migliaia di giuliani e dalmati italiani dalle loro terre, è diventato motivo di litigio. E pensare che solo questa mattina il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva posto l’accento su un concetto di nobili valori: “Il ricordo, anche il più doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare seme di pace e di crescita civile“.
Parole che invece nel giro a distanza di qualche ora sembrano essere volate al vento. Al centro della disputa una circolare del Ministero dell’Istruzione che ha paragonato la tragedia italiana a quella che hanno dovuto subire in tutta Europa gli ebrei.
Nel documento si legge: “Il Giorno del Ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che, in quel caso, la ‘categoria’ umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla ‘categoria’ degli ebrei. Con una atroce volontà di annientamento, mai sperimentata prima nella storia dell’umanità...”.
L’equiparazione, che comprende anche il genocidio armeno e i mussulmani di Srebrenica, non è andata giù all’Anpi che ha chiesto al Miur “urgenti lumi su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile“.
Immediato l’intervento del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che si è affrettato a gettare acqua sul fuoco: “Ogni dramma ha la sua unicità, va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore“. Il Ministro ha contattato la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e il Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Gian Franco Pagliarulo, ricordando che il Ministro e il Ministero sono da sempre fortemente impegnati, e continueranno a esserlo, nella memoria della Shoah.
Al Fatto Quotidiano Pagliarulo ha ammesso di essere stato contattato da Bianchi e di essere stato informato della pubblicazione nota esplicativa, leggendogliela prima della diffusione ai media. Inoltre il Ministro ha voluto sottolineare l’unicità dei due drammatici eventi e la mancanza di nessi tra essi.
“In sostanza Bianchi ha preso in maniera esplicita le distanze dalle dichiarazioni del suo capo dipartimento. Sono soddisfatto. D’altro canto non avevo dubbi sull’ equilibrio del ministro rispetto alle tragedie che hanno toccato l’umanità“, conclude il presidente Anpi. Oggi pomeriggio Bianchi sarà in aula, al Senato, per celebrare con le scuole il “Giorno del Ricordo”.