Beppe Grillo: Movimento passi da ardori giovanili a maturità
Il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha deciso di lasciare la presidenza e il comitato di garanzia del Movimento 5 stelle. E’ stato egli stesso a annunciarlo in un lungo post su Facebook. Si tratta dell’organismo di cui fanno parte anche Virginia Raggi e Roberto Fico. Un passo indietro che arriva al termine di una settimana di polemiche, nate dalle critiche rivolte a Giuseppe Conte e alla sua gestione dell’elezione del presidente della Repubblica. “Continuo a pensare che sia fondamentale confrontarsi dentro il MoVimento, perché il MoVimento – ha scritto Di Maio – è casa nostra, ed è fondamentale ascoltare le tante voci esistenti, e mai reprimerle. Io sarò tra le voci che sono pronte a sostenere il nuovo corso, mantenendo la libertà di alzare la mano e dire cosa non va bene e cosa andrebbe migliorato“.
Di Maio quindi ha aggiunto: “Mi rendo conto che per esprimere queste idee, seppur in maniera propositiva e costruttiva, non posso ricoprire ruoli di garanzia all’interno del MoVimento. Non lo ritengo corretto“. l’ex capo politico però non ha nascosto l’amarezza: “Tutti avranno notato che in questi giorni il dibattito interno è degenerato, si è iniziato a parlare di scissioni, processi, gogne. Si è provato a colpire e screditare la persona.”
Un atto “giusto e dovuto” secondo i vertici grillini, un “elemento di chiarezza“, come si legge in una nota del Movimento, che parla di “gravi difficoltà” a cui la comunità è stata esposta. “Il confronto delle idee e la pluralità delle opinioni non è mai stata in discussione. Questo però non significherà mai permettere che i nostri impegni con gli iscritti e con i cittadini siano compromessi da percorsi divisivi e personali, da tattiche di logoramento che minano l’unità e la medesima forza politica del MoVimento“. Insomma, toni abbastanza duri dalla presidenza, che non aveva escluso di chiedere comunque a Di Maio il passo indietro arrivato oggi. Ieri il presidente Giuseppe Conte aveva avvertito che “le correnti sono vietate dallo statuto del Movimento“.
E sul suo blog Beppe Grillo fa il punto sulla storia del Movimento, chiedendo di passare dagli “ardori giovanili alla maturità“. Lo fa rivendicando le scelte fatte da “giovani visionari e ingenui“, ma indicando la strada per il futuro, le “5 stelle polari”, come recita il titolo del post. Stelle che costituiscono il programma del Movimento per il prossimo futuro e che, scrive ancora il fondatore del Movimento, “ricordano le cinque parole chiave delle proposte di Italo Calvino per il nuovo millennio“: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità.