Durante i controlli i commensali hanno intonato il coro “Libertà! Libertà!”. In totale sono state le 65 sanzioni rilevate per un totale di 26.400 euro.
Martedì 25 gennaio i carabinieri di Mornese e Capriata d’Orba sono stati informati che in un ristorante di Lerma, nell’Alessandrino, era in corso una cena tra “No Vax“, ovvero persone sprovviste di Green pass o addirittura non vaccinati. La soffiata è sembrata sin da subito fondata in quanto la titolare dell’attività era già nota alle forze dell’ordine: infatti negli ultimi due mesi era già stata sanzionata per tre volte per violazioni delle norme anti Covid.
All’ora di cena i militari si sono presentati nel locale e hanno appurato la presenza di 53 persone, tra le quali quattro dipendenti e la proprietaria, che si sono dimostrati ostili nei loro confronti e molti dei quali hanno rifiutato di mostrare i documenti. All’atto delle verifiche i presenti hanno iniziato a rumoreggiare e ad adottare comportamenti offensivi nei confronti dei carabinieri, anche se solo verbalmente.
Alcuni dei presenti hanno chiesto agli stessi carabinieri di presentare i loro documenti d’identità e se fossero in possesso di un mandato da parte del giudice. La situazione è poi degenerata in quanto altri avventori hanno inveito contro i militari accusandoli di violare la Costituzione e li hanno derisi per lo stipendio percepito. Più di una persona ha affermato che questo genere di controlli rappresentava una sorta di ritorno alla dittatura e al fascismo. Inoltre si è levato il coro “Libertà! Libertà”.
Nonostante la situazione si fosse improvvisamente complicata i carabinieri, indifferenti alle offese e alle continue provocazioni, sono riusciti a portare a termine le operazioni di identificazione e controllo, verificando come la maggior parte dei presenti fosse priva di certificazione verde e non avesse al seguito la mascherina. In totale sono state riscontrate 65 sanzioni e sono state elevate sanzioni per un totale di 26.500 euro. Mentre il 27 gennaio è stata notificata alla titolare la chiusura del locale per 5 giorni; il provvedimento non era stato notificato nell’immediatezza dei controlli per ragioni di ordine pubblico.